Ora deve intervenire la magistratura con le forze speciali. È ormai evidente a tutti che ad Orta di Atella qualcuno sogna un condono edilizio tombale non per favorire i proprietari delle case, truffati e raggirati, ma per far incassare altri milioni di euro alle società che già negli anni del cemento hanno fatto affari milionari illeciti. È la seconda volta, tra Tar e Consiglio di Stato, che il Comune non si costituisce in giudizio in procedimenti davanti ai giudici amministrativi. La prima volta l’assenza di un avvocato dell’ente locale ha fatto stappare decine di bottiglie di champagne ai titolari della Ital Casa Immobiliare. In Consiglio di Stato i legali della società giocarono a porta vuota e ottennero una vittoria scontata sul Parco Karol, classificato nel Puc come abusivo e da abbattere. Festeggiamenti più che giustificati da parte dei Ciccarelli e company. Affare di oltre 7 milioni di euro andato a buon fine. I proprietari degli appartamenti? Poveri loro. Ovviamente.
Il bis si è verificato a gennaio di quest’anno. Stavolta a leccarsi i baffi per la strafottenza del Comune è la P.DF Supermercati Srl, rappresentata da Ferdinando De Fenza. La ditta ha chiesto l’autorizzazione per la realizzazione di un centro commerciale con marchio Conad. La struttura nascerebbe nel Parco Quadrifoglio immobile abusivo e da abbattere in base al Puc e al regolamento edilizio comunale costruito da Francesco Cennamo. Eppure il responsabile delle Politiche del territorio, Raffaele Villano, cugino del sindaco Andrea Villano, aveva dato l’ok alla ditta richiedente. Per fortuna l’allora capo dell’Utc Adele Ferrante, poi sospesa dal servizio per l’inchiesta sugli abusi edilizi, prima ha bloccato il provvedimento dell’ingegnere Villano (attuale responsabile ad interim dell’ufficio), poi ha bocciato definitivamente la richiesta. Niente permesso, quindi.
Contro il “niet” della Ferrante l’impresa ha presentato ricorso al Tar della Campania chiedendo la sospensiva. Vi direte: stavolta il Comune si è sicuramente costituito in giudizio? Macché. Incredibilmente anche in questo caso l’ente non era rappresentato da nessun legale in aula nell’udienza che si è tenuta ieri. Neanche noi di Campania Notizie che ad Orta di Atella ne abbiamo viste di tutti i colori avremmo mai immaginato che si sarebbe potuto arrivare a tanto. E invece è proprio vero che al peggio non c’è mai fine. Puntualmente è arrivata un’altra sconfitta per il Comune. I giudici del Tar infatti hanno accolto la richiesta di sospensiva presentata dalla P.DF Supermercati Srl. In campo c’era una sola squadra. E i ricorrenti hanno stravinto facile (leggi la sentenza alla fine dell’articolo).
Vi confessiamo una cosa: eravamo così indignati dopo aver appreso la notizia che abbiamo contattato il sindaco Andrea Villano per chiedergli come sia stata possibile una negligenza così grave. “La mancata costituzione in giudizio – ammette il primo cittadino – è dovuta al rimpallo di responsabilità e alle discordanze di vedute tra il segretario comunale Fabiana Lucadamo e il responsabile ad interim dell’ufficio tecnico Raffaele Villano. Il segretario comunale ha chiesto nei giorni scorsi al capo dell’Utc una relazione tecnica per suffragare la costituzione in giudizio. Nonostante il capufficio tecnico – aggiunge il sindaco Villano – si sia espresso a favore della costituzione in giudizio la dottoressa Lucadamo ha sostenuto che la posizione del responsabile dell’Utc non era debitamente motivata”.
Ma perché la giunta non ha conferito ugualmente l’incarico a un avvocato? Il primo cittadino chiama di nuovo in causa Lucadamo. “Il segretario comunale ha preannunciato che avrebbe dato parere sfavorevole alla delibera”. Il sindaco Villano forse non sa che l’esecutivo può deliberare anche contro il parere contrario del segretario. Si chiama indirizzo politico. E assunzione di responsabilità. Lui però si marca così. “La volontà politico-amministrativa mia e della giunta era di costituirci fin dal primo atto e a maggior ragione contro la richiesta di sospensiva. Non a caso ho fatto predisporre la delibera di costituzione in giudizio già oltre due settimane fa. In ogni caso – conclude Villano – posso assicurare che nel giudizio di merito (fissato ad ottobre, ndr) il Comune di Orta di Atella sarà reppresentato da un proprio legale. Nel frattempo adotteremo tutti i provvedimenti del caso per congelare la pratica fino al giudizio di merito”. Noi di Campania Notizie a scanso di ulteriori equivoci chiediamo l’immediato intervento della magistratura e delle forze speciali.
Mario De Michele