Ha destato sdegno e preoccupazione il raid nella casa del sindaco di Casapesenna Marcello De Rosa. Un episodio gravissimo che ha spinto associazioni, comitati civici e cittadini a promuovere per oggi (27 novembre) una fiaccolata di solidarietà a sostegno del sindaco e dei suoi familiari. Il corteo partirà alle 18.30 da piazza Petrillo. In prima linea, come sempre in questi casi, anche il parroco Vittorio Cumerlato, che si schierò immediatamente accanto a De Rosa quando denunciò come imprenditore 7 estorsori dei Casalesi (all’epoca non era sindaco). Gli organizzatori hanno invitato la cittadinanza a partecipare in massa per non lasciare solo De Rosa, che si è sempre battuto, sia da imprenditore, che da uomo delle istituzioni, contro la criminalità. Ieri lui è la sua famiglia hanno vissuto una serata da incubo in balia di una banda di quattro malviventi a volto coperto da calze da donne e armati. I banditi si sono introdotti nell’abitazione del primo cittadino e hanno sequestrato le due figlie piccole e la baby-sitter. Quando la moglie di De Rosa ha fatto rientro a casa ha assistito a una scena agghiacciante. La donna ha cercato di aiutare le figlie ma è stata aggredita dai banditi. Poco dopo anche il sindaco è tornato a casa. I delinquenti gli hanno puntato la pistola alla testa e gli hanno detto: “questo è quello che ti meriti, pezzo di m…”. Dopo aver rubato tutti gli oggetti di valore e l’auto del primo cittadino, la gang si è data alla fuga. Un raid inquietante. Una minaccia in stile camorristico che fa venire i brividi. Anche per questo istituzioni, associazioni e cittadini si devono mobilitare. Il sindaco De Rosa sta cercando di riportare Casapesenna sui binari della legalità. Ma c’è qualcuno che vorrebbe impedirglielo. Tutti hanno il dovere di non abbandonarlo in un momento così difficile.

Mario De Michele

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