NAPOLI – “In un momento di gravissima crisi economica come quello che sta affrontando il nostro Paese, sapere che, attraverso una delibera di Giunta che, per piu’ aspetti puo’ essere considerata illegittima, i dirigenti della Provincia di Napoli
percepiranno un’indennita’ superiore a quella di molti funzionari ministeriali italiani, nonche’ di tutte le altre province della Penisola, lascia stupiti ed indignati”. Ad affermarlo, in una nota congiunta, sono l’on. Antonio Di Pietro, presidente dell’Italia dei Valori e Antonio Palagiano, deputato campano di Idv, firmatari di un’interrogazione parlamentare indirizzata al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell’Economia e dell’Interno. “Mentre il recente decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011, infatti, ha definito nuovi compiti e nuove competenze per le amministrazioni pubbliche, e per le province in particolare, al fine di limitare lo sperpero di denaro pubblico, il Presidente della Provincia di Napoli, in barba ad ogni scrupolo, aumenta il numero dei ruoli apicali dell’Ente, incrementando, di fatto, gli stipendi dei singoli. Un’operazione – proseguono i due esponenti dell’Idv – che rappresenta una palese sconfessione di una politica amministrativa che dovrebbe essere sempre piu’ orientata al contenimento della spesa”. “L’entrata in vigore, di questa delibera presidenziale, avvenuta il 5 marzo scorso grazie anche a una sentenza poco chiara del Tar della Campania, portera’ ad un aumento generalizzato delle retribuzioni dei dirigenti rispetto a quanto previsto nel 2010. Da un minimo di 2.000 euro ad un massimo di ben 11.000 euro: circa 165.000 euro in piu’ nell’indennita’ di posizione da pagare ai dirigenti”, aggiungono Di Pietro e Palagiano. “Il governo – conclude la nota – ha il dovere di fare luce su questa grave vicenda, poiche’ i costi della politica si abbattono anche mettendo un freno alle scelte scellerate di amministratori poco attenti al bene del Paese, e dei quali il presidente della Provincia di Napoli sembra far parte a pieno titolo”.