Avrebbero chiarito alcuni passaggi, apparsi contraddittori, della loro deposizione fornita nella giornata di domenica, ribadendo l’estraneità ai fatti, i due militari ascoltati stamani dal pm David Mancini, titolare dell’inchiesta sullo stupro subito a Pizzoli (L’Aquila) da una studentessa

nella notte tra sabato e domenica scorsa. E’ quanto emerge da fonti interne al 33/o reggimento artiglieria Acqui. Non è stato, invece, ascoltato il militare originario della provincia di Avellino, sul quale si addensano i maggiori sospetti, essendo stato bloccato con la camicia e la mano sporche di sangue subito dopo il ritrovamento della giovane. Quel sangue e altre tracce biologiche, secondo i primi esami dei Ris di Roma, appartengono alla studentessa, che ha 23 anni ed è ancora ricoverata in stato di choc all’ospedale San Salvatore dell’Aquila.

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