Il sindaco di Acerra (Napoli), Raffaele Lettieri, ha invitato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ad attivare le azioni di “prevenzione, ripristino e risarcimento del danno ambientale”, dopo la sentenza della Corte d’Appello di Napoli che ha condannato, nelle scorse settimane, a sette anni di reclusione tre fratelli Pellini, imprenditori locali, per “disastro ambientale aggravato” commesso sul territorio acerrano. Secondo la magistratura, i Pellini avevano avvelenato, negli anni scorsi, interi appezzamenti di terreno con compost ricavato da rifiuti tossici. Il sindaco, nella lettera inviata anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Matteo Renzi, e al pm della Dda, Maria Cristina Ribera, sottolinea che la costituzione parte civile dell’amministrazione comunale nel processo, non fu ammessa dal tribunale, in quanto “unico soggetto legittimato ad agire per il risarcimento del danno ambientale è lo Stato rappresentato dal Ministro all’Ambiente”. “Non è il caso di insistere sulla gravità dei delitti contro l’ambiente commessi e del danno ambientale conseguente – prosegue Lettieri – che costituisce un precedente storico e, probabilmente, il primo vero grande risultato giudiziario nel contrasto del fenomeno criminale delle ecomafie nel nostro Paese, il cui merito è ascrivibile soprattutto alla competenza e alla tenacia pluriennale della dott.ssa Ribera, magistrato in forza alla Procura della Repubblica presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli”. Lettieri, infine, sottolinea che nell’ambito del procedimento penale, la magistratura “ha sequestrato ingentissime somme che potrebbero essere immediatamente destinate all’azione di eliminazione del danno ambientale”.

 

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