La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha accolto anche il ricorso  dei fratelli Giuseppe e Pasquale Mastrominico, difesi dagli avvocati Vittorio Giaquinto e Giovanni Arcò.

Annullata anche per i due imprenditori, quindi, l’ordinanza della Procura di Napoli in cui veniva contestato il reato di turbativa d’asta e d’illecita concorrenza.

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