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Ucciso 34enne a Napoli: era riuscito a fuggire, poi raggiunto da raffica di colpi
Un uomo di 34 anni, Luigi Mele, è morto in ospedale dopo essere stato gravemente ferito, ieri sera, in un agguato. La vittima stava percorrendo via Giorgio de Grassi, a pochi passi dall’ingresso di un panificio e non lontano dal municipio di Pianura. Erano le 21.30 quando la strada si è trasformata in un inferno di fuoco e di piombo. Due sicari a volto coperto e a bordo di uno scooter hanno avvicinato l’uomo, che non risulta legato al clan Mele di Pianura, la famiglia di pregiudicati che da tempo si oppone al cartello dei Marfella-Pesce, egemoni nella zona. Luigi Mele, in un primo momento, è riuscito a fuggire da una porta secondaria ma è stato inseguito e raggiunto dai sicari che hanno esploso altri quattro colpi, di cui tre andati a segno: la vittima è stata raggiunta da un proiettile alla schiena e da altri due al basso ventre. Poi – secondo il macabro rituale dei sicari della camorra – gli attentatori hanno dato tutto gas alla moto dileguandosi nel nulla. Drammatiche le fasi dell’agguato, avvenuto tra la folla: Luigi Mele quando si è accorto di essere il bersaglio dei sicari ha tentato una fuga disperata, ma è stato raggiunto e colpito ripetutamente. Subito soccorso, è stato trasportato in gravissime condizioni all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta. In nottata è stato sottoposto a un intervento chirurgico: ma i proiettili gli hanno perforato un polmone. Poi la morte. Si indaga in particolare nel passato dell’uomo, che risulta pregiudicato. Una rottura degli equilibri criminali che si protrae a colpi di omicidi e ferimenti proseguiti anche dopo i fermi disposti dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.