I carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, diretti dal tenente colonnello Nicola Mirante, in via De Amicis a Lusciano, hanno rintracciato e catturato il pluripregiudicato Claudio Giuseppe Virgilio, 40 anni, esponente apicale del clan “dei casalesi – fazione Iovine”, irreperibile dal settembre 2016 e destinatario di ordinanza applicativa misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su proposta della locale DDA, poiché ritenuto responsabile degli omicidi di Gennaro Chiara e Antonio Bamundo, avvenuti nel 2000, rispettivamente, in Frignano e San Marcellino.
Giuseppe Claudio Virgilio è stato scovato nell’abitazione della suocera a Lusciano (Caserta) dove, verosimilmente, avrebbe trascorso le vacanze pasquali. I militari dell’Arma sono riusciti a capire che era in casa grazie a un’intercettazione e hanno fatto irruzione, intorno alle 23 di ieri sera. Nell’abitazione c’erano i suoi familiari ma di Virgilio nessuna traccia. Il latitante, alla fine, è stato scovato nel doppio fondo di un armadio sistemato nella mansarda. Non ha opposto resistenza quando è stato ammanettato. Con sé aveva un cellulare. Le due persone di cui è ritenuto l’assassino, Gennaro Chiara e Antonio Bamundo, sarebbero stati uccisi nel 2000 da Virgilio e da altre persone su ordine, rispettivamente, dei boss allora latitanti Antonio Iovine e Michele Zagaria. Il primo per uno sgarro, l’altro perché ritenuto un confidente delle forze dell’ordine: secondo le indagini, Michele Zagaria temeva che avesse rivelato dettagli sui suoi nascondigli e, quindi, avrebbe deciso di eliminarlo. Un’altra misura cautelare, per le stesse accuse, è stata notificata in carcere ad un altro presunto affiliato al clan dei Casalesi, Nunzio Clarelli, già detenuto per altri reati.