NAPOLI – ”Dobbiamo riportare lo sviluppo urbano al centro dell’agenda”.A parlare e’ Filippo Patroni Griffi, ministro della Funzione Pubblica, in occasione della cerimonia di apertura della sesta edizione del World Urban Forum, in programma a Napoli fino al sette settembre,

organizzato da Un-Habitat, con Regione Campania, Provincia e Comune di Napoli. Citta’ e aree metropolitane, ha spiegato, sono i”luoghi che rappresentano gli effetti della globalizzazione”, luoghi di ”battaglie per l’inclusione sociale”, come”motore di crescita economica”.”Citta’ e aree metropolitane – ha affermato – hanno ilruolo fondamentale di centri di innovazione e sviluppo e possono generare maggiori opportunita’ di sviluppo”. La poverta’, pero’, ha sottolineato il ministro, diventaun ostacolo forte allo sviluppo potenziale delle citta”’.

E il Wuf ”rappresenta l’opportunita’ per fare il punto situazione”, verificare ”lo stato dell’arte e discutere delletematiche per sviluppo sostenibile”. I temi dello sviluppo sostenibile e del futuro delle citta’ ”sono il cuore del dibattito internazionale”. E se in passato a vivere nelle aree urbane era il 5% della popolazione, oggi, ha ricordato Patroni Griffi, sono oltre tre miliardi e ”tra il 2015 e il 2030 si prevede un ulteriore incremento”. Si e’ dunque in presenza di una ”crescita esponenziale demografica dei Paesi in via sviluppo” che si accompagna pero’ a una progressiva diminuzione della popolazione nei Paesi occidentali. ”E’ di fronte a questi meccanismi – ha concluso – che occorrono meccanismi in grado di consentire lo sviluppo sostenibile delle citta’ e delle aree metropolitane”.

In questo ambito, spiega il ministro, le citta’ e le aree metropolitane sono i “luoghi che rappresentano gli effetti della globalizzazione, luoghi di battaglie per l’inclusione sociale” e i “motori della crescita economica”. Citta’ e aree metropolitane possono infatti “generare maggiori opportunita’ di sviluppo” e rappresentare un’opportunita’ in un momento delicato come questo. Ma la poverta’, sottolinea il ministro, puo’ essere “un ostacolo forte allo sviluppo potenziale delle citta’”. Il Wuf diventa quindi il luogo idale per “fare il punto della situazione, verificare lo stato dell’arte e discutere delle tematiche legate allo sviluppo sostenibile”.

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