Questa volta ha ragione Silvio Berlusconi: il Milan può conquistare il terzo posto, unico lasciapassare per la Champions. Inzaghi ieri aveva messo il freno a mano, ridimensionando sogni e attese. Forse più scaramanzia che realismo. La sua squadra ha risposto in campo, battendo il Napoli 2-0, grazie ai gol di Menez (ottava rete in campionato) e Bonaventura. Si rilancia alla grande nella corsa all’ambita terza piazza con 24 punti – gli stessi del Napoli – a due lunghezze da Lazio, Genoa e Sampdoria. I rossoneri sistemano la difesa che funziona come un orologio svizzero, impeccabili Mexes e Rami, revisiona il centrocampo (Montolivo e De Jong) affila l’attacco con Menez ispirato come mai. Il Milan vuole vincere e scende in campo con la giusta motivazione: non c’è Torres, influenzato, mentre Benitez lascia in panchina Hamsik e punta su Callejon, De Guzman e Mertens alle spalle di Higuain. Poca gente a San Siro sotto una pioggia fine e costante. Soliti cori antinapoletani, niente di nuovo. Bastano 6′ al Milan per passare in vantaggio con un gran gol di Menez che lascia indietro i suoi avversari con perfetto diagonale calciato di sinistro. Il Napoli subisce, non aggredisce, sembra scollegato. Si arrabbia Higuain, lasciato troppo solo dai compagni. Bisogna attendere per vedere una reazione che arriva al 21′: prima David Lopez, poi Callejon provano a trafiggere il portiere rossonero che para due volte. Il Napoli cerca le ripartenze ma il Milan è bravo in difesa e va a caccia del raddoppio: tenta l’impresa un ottimo Bonaventura, poi è la volta di Poli che fa tremare il Napoli con un sinistro. Risponde Callejon, senza esito. Sul finire del 1/o tempo combinazione JorginhoHiguain, sbroglia Mexes. Jorginho tenta il colpo da 30 metri ma la sua conclusione finisce alta. Pessimo il Napoli del primo tempo, opaco e senza carattere, con Higuain troppo spesso dimenticato dai suoi stessi compagni, giustamente nervoso e deluso. Benitez – nell’intervallo – rampogna probabilmente i suoi giocatori che alla ripresa sembrano più determinati e vivaci. De Guzman cerca Higuain, poco dopo prova il tiro improvviso ma al 7′ per il Napoli si riducono drasticamente le speranze: cross perfetto di Armero per Bonaventura che di testa mette al sicuro il risultato. Ancora pericolosi i rossoneri: gran giocata di Menez, bravo a servire Poli ma il centrocampista si allunga troppo il pallone. Al 15′ galoppata di Honda sulla fascia, pallone a Montolivo che pero’ non trova lo specchio. Menez getta lo scompiglio nella difesa partenopea, ne semina tre, vuole la doppietta. E’ il mattatore assoluto di una importante serata per la sua squadra che puo’ continuare a coltivare un sogno. Il Napoli subisce a testa bassa: i suoi migliori uomini, Mertens e Callejon, sbagliano tutto, entra Hamsik (Jorginho) senza incidere, mentre Zapata rileva Mertens. Si fa male Rami, il Milan deve fronteggiare l’ultimo e sterile arrembaggio del Napoli pericoloso solo con una gran botta di Higuain che continua a lottare solo nella confusione piu’ totale. Provano il tiro Albiol e Gargano, il Napoli si spinge in avanti con la forza della disperazione ma privo della lucidità necessaria. Il Milan si difende e riparte, e’ stanco, Menez si tocca la gamba e zoppica ma si prende l’ovazione dei tifosi che festeggiano una probabile svolta. Il Napoli non vince da 4 turni, conferma un momento amaro. Inzaghi abbraccia i suoi giocatori, 1 per 1 e fa bene. La Champions e’ più vicina.

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