“Non sono preoccupato, so che dobbiamo lavorare per imparare dai nostri errori”. Non si deprime Rafa Benitez dopo il ko contro il Chievo. “Abbiamo fatto 33 tiri in porta, 11 occasioni nette, difficile spiegare la sconfitta” sottolinea il tecnico azzurro in sala stampa, auspicando che “la squadra possa reagire subito, facendo gol e recuperando fiducia, anche se contro lo Sparta Praga non sarà una partita facile”. Nella sua analisi, Benitez promuove il Napoli della prima ora: “Nel primo tempo abbiamo avuto il controllo della gara – spiega – e anche ad inizio ripresa dopo il gol abbiamo continuato ad attaccare. Non mi sono piaciuti solo gli ultimi venti minuti, durante i quali non abbiamo avuto la giusta lucidità e incisività neanche con l’ingresso di De Guzman e Mertens. Ma non sempre è facile. In realtà nel secondo tempo non c’è stata la stessa velocità nel giro palla”. Sulla prestazione di Higuain, opaca dopo l’errore dal dischetto, Benitez sospende il giudizio: “Difficile da dire se l’errore ha influito, il giocatore ti dirà sempre di no. Dopo il rigore non ha avuto altre occasioni chiare per dimostrare il contrario, è chiaro che se fai un errore così ti resta in testa ma deve essere uno stimolo per fare ancora meglio e dare un segnale”. “Sapevo che avremmo potuto soffrire sugli esterni e quando il Napoli attacca con sei giocatori: agli attaccanti non piace correre all’indietro per questo abbiamo lavorato sulle seconda palle. Sapevamo di poter fare male e ha funzionato”. Così Eugenio Corini racconta invece la vittoria del suo Chievo. “É stata importante la parata di Bardi sul rigore, ma anche lo spirito della squadra che pure nel primo tempo, quando abbiamo sofferto, ha sempre provato a ripartire. Quando vinci contro le grandi è perché hai voglia di lottare e di portare palla nella metà campo avversaria, anche esponendoci al contrattacco”. Dopo il ko con la Juve, il Chievo si trova con tre punti nonostante il calendario proponesse un avvio durissimo: “Sono tre punti importanti per noi – conferma Corini – ma ci vuole una visione ampia, diciamo che ancora 37 punti da fare. Dobbiamo continuare a lavorare così con intensità di allenamento e di senso di appartenenza per salvarci al meglio possibile”. Ultimo passaggio per una dedica al presidente del Chievo Campedelli, oggi in tribuna al San Paolo. “E’ stato un periodo di cambiamenti per il Chievo – dice Corini – e quindi la dedico a lui: daremo tutto per far sì che siamo ancora in serie A e regalando ancora imprese indimenticabili come quella di vincere a Napoli”.