La Spal non è il Lipsia, il campionato non è l’Europa League e soprattutto la concentrazione e la voglia di vincere del Napoli non hanno alcun legame di parentela, neppur minimo, con quanto si era visto al San paolo appena giovedì scorso. Tuttavia per gli azzurri la partita con gli emiliani non è una passeggiata di salute perchè il punteggio rimane in bilico fino alla fine e nel calcio, si sa, un gol in un modo o in un altro ci può sempre scappare.

Alla fine, comunque, i partenopei si portano a casa i tre punti e non è cosa da poco visto che servono per rimanere ancorati alla vetta della classifica. Se la Juventus avanza, dunque, il Napoli non indietreggia e, per l’ennesima volta superato dai bianconeri che vincono il derby giocando in anticipo secondo quanto stabilito da un calendario duramente contestato da Sarri, si riprendono il primo posto in classifica. Della volontà di successo del Napoli fa le spese la Spal che Semplici schiera in maniera forse troppo rinunciataria e che prova concretamente a giocarsi qualche chanche offensiva solo nell’ultimo quarto d’ora di gioco. Con il successo sulla Spal la squadra di Sarri raggiunge la nona vittoria consecutiva, record assoluto per gli azzurri. Semplici schiera un pragmatico 5-3-1-1 con Lazzari e Dramè che hanno l’incarico, nelle rare occasioni in cui gl emiliani riescono a mettere la testa fuori dalla loro metà campo, di aiutare il centrocampo nel tentativo di offendere. I calcoli del tecnico biancoazzurro, però, si infrangono subito perchè i partenopei al 6′ sono già in vantaggio, grazie a un gol di Allan. I successivi 10-15 minuti di gioco sono caratterizzati da un tourbillon continuo in area di rigore spallina, con Meret impegnato a neutralizzare una serie di conclusioni dei padroni di casa. Dopo questo avvio furente, però, la rabbia del Napoli si placa e la squadra di Sarri gestisce con calma il vantaggio, senza accanirsi in modo particolare dal punto di vista agonistico. La Spal, tuttavia, non ne trae beneficio e nel primo tempo riesce a produrre soltanto un tiro da 30′ metri di Viviani che Reina blocc senza alcuna difficoltà. Lo spartito è lo stesso nella ripresa. L’unico sussulto arriva da un gol segnato con un colpo di testa da Hamsik che viene prima convalidato e poi annullato per fuorigioco dello slovacco, grazie a un intervento del Var, giunto mentre il pallone era già sul dischetto del centrocampo. Il gioco non è particolarmente brillante. I padroni di casa sembrano stranamente speculativi, come se non volessero sprecare troppe energie, mentre la Spal è timorosa di scoprirsi e prendere un’imbarcata. Si arriva così senza grandi sussulti fino alla fine e al Napoli, tutto sommato, è un epilogo che piace.

 

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