“Oggi si discute sul fatto che l’omessa denuncia vada sanzionata o meno, quando si dovrebbe parlare della veridicità o meno dei fatti che si presumono essere accaduti”. E’ il giudizio di Gaetano Fedele, procuratore di Cannavaro e Grava sulla vicenda che ha portato alla squalifica dei due calciatori.
“Ci sono ancora tanti punti da chiarire – spiega Fedele ai microfoni di CRC – perché se ci fosse realmente stato il discorso tra Gianello, Grava e Cannavaro sono sicuro che i miei assistiti avrebbero denunciato i fatti. Servono delle prove che non ci sono perché Gianello ha dato dichiarazioni contrastanti”. “Questa sentenza – prosegue il procuratore – è stato un terremoto nel mondo del calcio, è stata una ingiustizia enorme. Dalle motivazioni poste alla base della decisone di primo grado ci si accorge della pochezza delle prove della sanzione”. “Grava e Cannavaro – conclude Fedele – sono molto delusi, aspettiamo come andrà l’appello”.