In attesa dell’audizione del tecnico della Juventus Antonio Conte, in caledario lunedi’, in Procura Figc si e’ svolta un’altra giornata di interrogatori. Gli 007 federali hanno cercato di fare luce sulle presunte combine di Bari-Treviso (maggio 2008) e Salernitana-Bari (maggio 2009), parte del filone d’inchiesta Bari-bis sul Calcioscommesse.
E a transitare in via Campania sono stati Nicola Santoni, all’epoca dei fatti portiere dei pugliesi (indagato dalla Procura di Bari, titolare dell’inchiesta penale per la partita con i campani), Luciano Tarantino ex team manager del Bari e Giorgio Perinetti, ex direttore sportivo dei biancorossi. Ed e’ stato proprio il ds oggi al Palermo a difendere il tecnico bianconero, in quelle due stagioni sulla panchina del Bari. ”Non so quali addebiti ci possano essere per Conte – dice Perinetti al termine di un’audizione durata poco piu’ di un’ora -. Quel Conte che ho conosciuto io ha sempre incitato alla vittoria e preparato le squadre con un alto livello di intensita’ e attenzione. Conosco solo quel Conte li”’. Il dirigente avrebbe raccontato agli inquirenti anche l’ambiente di Bari. ”Abbiamo visto solo successi, grandi prestazioni e stadi pieni con un percorso di crescita iniziato con l’avvento di Conte – aggiunge -. Abbiamo vissuto due stagioni e mezza eccezionali poi se c’e’ stata qualche infedelta’, questo e’ qualcosa da cui il sistema si deve difendere da sistema e non da club a club. Temo un deferimento per omessa denuncia? Io non avevo nulla da denunciare. Si denuncia quello che si conosce. Da quello che ho letto tramite stampa, le dichiarazioni dei giocatori testimoniano che erano esortati sempre a fare il massimo e questo per me e’ importante”. L’ultimo ad essere ascoltato oggi e’ stato Tarantino. Anche a lui gli inquirenti federali avrebbero chiesto chiarimenti sull’ambiente e sullo spogliatoio biancorosso e anche lui avrebbe dichiarato di non essere a conoscenza di situazioni particolari. Lunedi’ pomeriggio sara’ invece la volta di Conte, dell’ex biancorosso oggi al Catania, Giovanni Marchese, del pentito Andrea Masiello e dell’ex attaccante del Bari, Vitali Kutuzov che non aveva risposto alla prima convocazione perche’ all’estero. Oggi c’e’ stato anche un black out elettrico: per circa 40 minuti gli uffici federali sono rimasti al buio per un guasto dovuto alla rottura di un portalampada.