Un Catania formato Europa sbanca il Tardini e sale a 42 punti, a due lunghezze dal terzo posto che vale la Champions. Il Parma crolla in casa sotto i colpi di Lodi e dell’esordiente Keko. Non basta nel finale il gol di Amauri, per altro viziato da un fallo su Legrottaglie non ravvisato dall’arbitro.
Inizio volitivo di entrambe le squadre, corte e aggressive sul pallone. Al 5′ pero’ l’episodio che indirizza il match. Punizione defilata sulla destra, Lodi calcia a giro direttamente in porta e un incerto Mirante si fa sorprendere sul primo palo. Due minuti dopo Bergessio centra il palo di testa, ma era in fuorigioco. Da quel momento in poi il tema della prima frazione sara’ sempre lo stesso: il Parma fatica ad essere incisivo e punta su un possesso palla senza costrutto. Gli undici di Maran controllano in scioltezza senza disdegnare le sortite offensive con le triangolazioni veloci dei vari Keko, Gomez, Lodi e Bergessio.
Ancora il centravanti argentino va vicino alla rete all’11’, ma Mirante stavolta risponde presente. Il Parma tiene in mano il pallino del gioco ma ottiene solo una lunga teoria di corner. E al 24′ perde anche Belfodil per infortunio, dentro Palladino. Parolo ci prova con un gran sinistro in diagonale, palla a lato di un soffio. Al 31′ ancora Bergessio spreca un rigore in movimento colpendo la traversa dopo un ottimo spunto personale di Keko. E al 43′ gli etnei puniscono per la seconda volta un Parma senza idee: gol di Keko che tutto solo in area riprende la respinta di Mirante su diagonale di Castro.
Il primo tempo si chiude qui, con i gialloblu’ che non tirano mai in porta. All’intervallo Donadoni prova a sistemare la difesa inserendo Lucarelli per l’insufficiente Coda. Cambio in difesa anche per gli etnei, con Alvarez che sostituisce Bellusci. I gialloblu iniziano la seconda frazione con un altro piglio e spingono alla ricerca della rete. E all’11’ reclamano il rigore per un contrasto Legrottaglie-Biabiany al limite dell’area. Giacomelli fa proseguire. Il Parma preme. Ci prova Amauri con un destro al volo su cross di Rosi, si salva Andujar. Al 22′ botta da fuori di Parolo, potente ma centrale, ancora bravo il portiere etneo.
Il tempo scorre ma il Catania continua a difendersi con ordine. Se poi Biabiany prende la traversa a porta vuota vuol dire che per i ducali non e’ proprio giornata. Donadoni si gioca la carta Ninis al posto di un evanescente Valdes. Ancora l’accoppiata Rosi-Amauri crea un pericolo ma il colpo di testa dell’ex Palermo si spegne sul fondo. Il Parma ci prova con caparbieta’ fino alla fine. E al 43′ accorcia le distanze con Amauri che controlla a centro area un cross rasoterra di Biabiany e infila sul secondo palo l’incolpevole Andujar.
Proteste vibranti dei rossazzurri perche’ l’attaccante si libera al tiro con un evidente fallo su Legrottaglie. Il difensore eccede nelle proteste e viene cacciato dal campo. La partita si conclude senza altri sussulti. Il Catania porta a casa i tre punti. Un’intera citta’ puo’ sognare.