La qualificazione ai sedicesimi di Europa League non ha sorpreso ma ha soddisfatto Aurelio De Laurentiis, perché ora il suo Napoli “si può dedicare al campionato. Vincere serve dà vantaggi psicologici, numerici e anche nel rapporto con l’ambiente. Speriamo che il Napoli vada dove deve andare. Noi – ha detto prima della riunione della Commissione riforma dei campionati della Lega Serie A – cominceremo a capire veramente cosa accade in questo campionato verso metà marzo. La strada è lunga, vediamo cosa accade”. “In Europa sapevamo che era abbastanza semplice”, ha ammesso il presidente del Napoli, “soddisfatto” anche perché la sua squadra ha “un tiro di fuoco immenso e il modulo di Sarri permette di sfruttarlo al meglio. Da febbraio mi interessavo a Valdifiori, e finalmente anche Jorginho ha mostrato di essere un bravo regista. Così ora ho due di registi, e due non li ha nessuno. Una volta tanto mi levo una soddisfazione”. Per De Laurentiis “il Napoli è sempre stata una squadra amata dal popolo e può fare simpatia perché si diverte a giocare senza paura. Finalmente, perché prima sentivo dire che la squadra aveva paura – ha aggiunto De Laurentiis con un implicito riferimento agli ex allenatori, Rafa Benitez e Walter Mazzarri -. Erano scuse del conductor. Sia i giovani sia i meno giovani in Sarri hanno trovato qualcuno in grado di massimizzare le loro capacità. La bravura di Sarri è anche stata quella di non bruciare i giocatori. Non era convinto di Strinic e Maggio, ma a furia di allenamenti anche loro hanno dato risultati ottimali”. Al momento De Laurentiis esclude che la squadra abbia bisogno di innesti. “Se la baracca funziona chi vado a prendere? Rischio che poi qualcuno va in panchina e mi ritrovo con problemi in spogliatoio. Comunque vediamo. Non se ne va nessuno – ha aggiunto – Gabbiadini? Ma siete pazzi? Rimane a Napoli. se poi non vorrà rinnovare il contratto in scadenza dopo il quinto anno ce ne faremo una ragione”.