“Lo scudetto? Io credo che quando parte un campionato tutti quanti aspirano a fare il meglio che si puo’. Quest’anno abbiamo fatto lunghi ragionamenti con Mazzarri e Bigon, abbiamo fatto innesti che non escludessero investimenti precedenti
come quelli su Vargas e sul reparto giovanile come Insigne”. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, intervenuto a Radio Anch’io lo Sport su Radiouno, spiega il segreto nella costruzione di questo nuovo Napoli che punta molto in alto. “Anche l’Europa League e’ una competizione che impegna, ci saranno settimane con tre partite e si gioca il giovedi’, proprio per questo abbiamo voluto allestire una doppia squadra. Mazzarri ha l’idea di non creare problemi tra giocatori esclusi, pero’ adesso abbiamo costruito due giocatori di qualita’ per ogni ruolo ed e’ chiaro che faremo una competizione senza ignorarla”. Il futuro del nostro calcio e’ sempre piu’ rivolto ai giovani e il Napoli si ritrova anche in rosa un certo Insigne: “Se uno e’ valido lo e’ a 16 anni come a 20, o si e’ un cavallo di razza oppure no. Puo’ mancare l’esperienza ma questa si acquista mandandolo in campo non spedendolo in serie C dove magari gli spezzano le gambe. Poche stelle? Le cifre che si pagano sono ancora mostruosamente alte, io non parlerei di crisi, ci sono investimenti piu’ di sostanza, noi poi dobbiamo essere un faro per i giovani. A me piace molto il mondo dei giovani, il cinema e’ una grande scuola, relazionarsi e’ stato sempre il mio modo per capire un mondo nuovo. Serviva altro top-player? A stento ha giocato Vargas e non c’era Pandev. Se avessimo comprato un altro giocatore, Insigne non avrebbe giocato. Ho fatto degli investimenti, credo molto elevati, perche’ i 12 milioni che abbiamo speso per Vargas erano per questa stagione visto che dovevo dare tempo al giocatore. Abbiamo aumentato lo stipendio di Cavani per non farlo andare in Russia e poi dobbiamo subito buttare nel dimenticatoio un giocatore come Insigne”.