La Juventus non e’ Pirlo-dipendente. Lo ha ribadito piu’ volte Antonio Conte e vuole dimostrarlo anche domenica. Pero’, non si fida del Milan: dopo l’esperienza di Catania, il tecnico teme infatti che anche i rossoneri possano costruire una ‘gabbia’ per neutralizzare la fonte del gioco juventino.
Le notizie da Milano parlano di un Boateng quasi certamente di nuovo in campo e non e’ difficile ipotizzare che, quando la Juventus avra’ la palla, sara’ proprio il ghanese in prima battuta (e Nocerino in seconda) a marcare stretto Pirlo, per impedirgli di ragionare. La soluzione del problema potrebbe chiamarsi Vidal: dinamismo, intensita’ e aggressivita’ sono caratteristiche tipiche del cileno. Il problema e’ come schierarlo. Se Conte scegliera’ il 4-3-3, si posizionera’ alla destra del regista, con Marchisio a sinistra. Salterebbe in questo caso un esterno puro e toccherebbe a Pepe allinearsi sulla linea d’attacco con Matri (o Del Piero) e Vucinic. Se invece Conte scegliera’ il 4-2-3-1, usato a Catania, Vidal potrebbe fare il centrale avanzato con Pepe e Giaccherini al fianco e davanti il solo Vucinic. Al momento, le probabilita’ di vedere realizzate in campo queste due formule non sono molto alte. C’e’ anche il problema di neutralizzare Ibrahimovic, nell’unica maniera possibile, limitandogli i rifornimenti. Vidal sarebbe prezioso anche in questo senso, perche’ ha il passo rapido per opporsi a Emanuelsson e Cassano, mentre Marchisio, in versione combattente, andrebbe sulle tracce di Van Bommel e Nocerino, in un pressing organizzato che la squadra ha dimostrato quest’anno in piu’ occasioni di saper attuare in modo egregio. Conte sta anche cercando di rigenerare psicologicamente Giorgio Chiellini, in crisi involutiva: e’ chiaro a tutti che il difensore toscano non e’ tranquillo quando ha la sfera tra i piedi o quando deve capire la traiettoria di una palla o di un avversario. L’allenatore sta anche sottoponendo la difesa a un superlavoro sui calci piazzati: nella sua concezione calcistica e’ inammissibile subire gol sulle palle inattive, a meno di straordinarie prodezze dell’avversario. Prodezze che il tecnico si aspetta da Andrea Pirlo: la classe indiscutibile e un orgoglio a stento celato sotto la maschera del personaggio silenzioso, fanno ben sperare a Conte che il regista sara’ ispirato. Niente vendette, e’ ovvio, se non la piu’ sottile e calcisticamente lecita, cercare di provocare rimpianti. Quello di aver lasciato partire Pirlo, resta infatti uno dei misteri piu’ appassionanti del calciomercato moderno. Che pero’ il numero 21 non abbia possibili cloni, lo ha dimostrato lo stesso Milan, che ha cambiato tipo di gioco e caratteristiche dei giocatori che a turno lo sostituiranno. ”Ritroveremo il clima delle grandi sfide”, assicura Alessandro Del Piero dal proprio sito. ”E’ difficile trovare una rivalita’ piu’ grande di quella con il Milan, per me, perche’ rappresenta la continuita’ dei miei diciotto anni bianconeri”. Rivalita’ a parte, il match di domenica sera, comunque, non dira’ soltanto se il gap con il Milan si sia dimezzato o annullato, ma anche se la Juventus possa competere con il Napoli. Con i soli tre posti disponibili di Champions e una situazione finanziaria disastrosa, l’unica speranza per avere futuro, per i bianconeri e’ quella di centrare la massima competizione europea.