Due gol a Berlino fanno sempre morale, anche se in amichevole. La Juve oggi ha battuto l’Hertha e dopo un giorno di riposo si appresta (lunedì appunto) a decidere la linea di condotta da tenere insieme a Conte nella vicenda del deferimento del tecnico per omessa denuncia di illecito.
Oggi l’allenatore dello scudetto si è distratto guidando la squadra in Germania e, come al solito, infondendo grande grinta anche nei giovanissimi e nei possibili partenti, come Matri, Krasic, Pazienza. Lunedì si riunirà con gli avvocati De Rensis, Chiappero e Briamonte per decidere se accettare il patteggiamento, che gli consentirebbe di scontare una pena non superiore ai tre-quattro mesi. L’interessato non è affatto entusiasta della soluzione, perché comunque inquinerebbe una onorabilità sportiva rivendicata da Conte sempre con fierezza e che ha dimostrato di meritare nei suoi lunghi trascorsi da giocatore.
Inoltre, il tecnico si sente il capro espiatorio perché a nulla valgono le testimonianze a suo favore di una quindicina di tesserati del Siena contro la sola parola di Carobbio. Ma è anche conscio che i meccanismi della giustizia sportiva sono assai rischiosi, anche se ufficialmente i vertici societari bianconeri hanno più volte dichiarato la propria assoluta fiducia nella istituzione in cui opera il procuratore Palazzi. Dunque, prudenza e realismo si impongono: le posizioni di principio potrebbero essere in questo caso accantonate per il bene supremo della comunità bianconera, cioé squadra, società e tifosi, perché il rischio di una squalifica superiore a un anno è troppo forte.
La Juventus, sarebbe certamente grata al suo allenatore se accettasse questa posizione morbida, accollandosi in prima persona qualche responsabilità di troppo. D’altronde, lo stesso Conte è stato assai gratificato nel sentire ribadire, da due mesi a questa parte, che la Juventus è con lui e che non è mai stata presa in considerazione l’ipotesi di una sua sostituzione alla guida della squadra. Intanto, il tecnico dice la sua, più che mai ascoltato, su tutte le operazioni di mercato. Cerca di convincere Marotta a prendere Ranocchia, ma l’Inter spara una richiesta di 15 mln. L’ad sarebbe più propenso ad altre operazioni per sostituire precauzionalmente Bonucci, a rischio di squalifica e Caceres-Chiellini infortunati: si tratta di Andreolli, Bruno Alves, Bocchetti.
Il tecnico ha anche dato l’ok per Jovetic e proprio per questo Marotta sta trattanto il centrocampista Andrea Poli con l’Inter, per girarlo ai viola come contropartita. Senza rinunciare naturalmente alle priorità in attacco, che restano, in ordine gerarchico, Van Persie, Cavani, Dzeko. Sono affari non semplici e il mercato bianconero si è ulteriormente complicato a causa delle eventuali squalifiche di Bonucci e Pepe, della difficoltà di piazzare i soliti esuberi, Krasic, Martinez, Iaquinta, Melo e di qualche infortunio di troppo, sommato all’incertezza della data del rientro di Chiellini, mentre la Supercoppa incombe e il campionato dista solo un mese.