La Juventus beffa la Fiorentina e le strappa Dimitar Berbatov proprio mentre l’attaccante bulgaro stava raggiungendo Firenze per le firme e le visite mediche su un volo in business class pagato dalla stessa società viola, che il giorno prima aveva definito l’accordo con il Manchester United
per l’acquisto a titolo definitivo per 5 milioni di euro. Il blitz del club bianconero, che avrebbe offerto al giocatore il doppio rispetto a quanto prospettato dalla Fiorentina, ovvero un triennale a 1.8 milioni a stagione, ha dapprima spiazzato e poi mandato su tutte le furie la società dei Della Valle, artefici fin qui insieme ai loro collaboratori di una campagna-acquisti scoppiettante, e i tifosi che già dal primo pomeriggio si erano radunati davanti allo stadio Franchi in attesa dell’arrivo di Berbatov. Arrivo che era previsto intorno alle 13,30 tanto che il direttore tecnico della Fiorentina, Eduardo Macià, si era recato all’aeroporto di Peretola per accogliere il giocatore e il suo procuratore. I due però non sono mai sbarcati: hanno fatto scalo in Germania, a Monaco di Baviera, e qui, accendendo il telefonino, sono stati raggiunti dalle chiamate e dalle offerte della Juve e del Fulham: proprio il club londinese, a metà pomeriggio, sembrava essere passato in vantaggio sia sulla Fiorentina (informata di questo dallo stesso giocatore, raggiunto per telefono) che sulla Juve.
Ma col passare delle ore il club bianconero ha ricevuto il sì di Berbatov, non nuovo a questi improvvisi ripensamenti, e ha stretto l’accordo con il Manchester United che a questo punto dovrà restituire la tranche di pagamento inviatagli dai viola. Il clima a Firenze si è fatto teso: tra i tifosi sono in tanti a prevedere che quando la Juve, la squadra meno amata dal popolo viola, arriverà a Firenze per la gara di campionato (il prossimo 26 settembre) troverà l’accoglienza meno amichevole di sempre. Pure la Fiorentina è infuriata nei confronti di una società che per tutta l’estate ha inseguito i più svariati attaccanti, passando da Van Persie a Dzeko, da Llorente a Jovetic (ricevendo per quest’ultimo un secco e deciso no dalla Fiorentina ad un’offerta di 30 milioni di euro) mostrando scarsa chiarezza di idee e di strategie tanto da trovarsi costretta a interferire in una trattativa già definita da un altro club. E dentro e attorno al clan viola il termine ‘scorrettezza’ è stato in queste ore tra i più gettonati.
Ora però la Fiorentina, che in giornata ha ceduto Nastasic al City per 16 milioni di euro più il centrale serbo Savic e Vargas al Genoa in prestito con diritto di riscatto, ha pochissimo tempo per completare il suo reparto d’attacco: le alternative al momento restano il danese dell’Arsenal Bendtner (che però il suo manager ha offerto in queste ore sempre alla Juve) e il romanista Borriello. Ma prima c’é da digerire la beffa-Berbatov e non sarà facile.