Ventinove partite senza mai perdere. C’e’ una taglia sulla testa della Juventus e Walter Mazzarri vuole essere lo sceriffo che se la portera’ a casa. Per farlo il tecnico azzurro ha chiesto personalita’, concentrazione, e coraggio ai suoi giocatori, che domani sera vanno a Torino a sfidare i bianconeri nel posticipo della trentesima giornata.

”Questa settimana ci siamo allenati finalmente con continuita’, spero che la forma sia al top”, ha detto Mazzarri che quindi ha tolto ogni alibi ai suoi: le coppe, nel bene o nel male, non ci sono piu’ ora bisogna dare tutto, nel rush finale di un campionato che potrebbe non essere l’ultimo per l’allenatore toscano in azzurro: dopo l’Inter arrivano voci di un interessamento della Lazio ma l’allenatore nega ”ho un contratto fino al 2013 e resto qui”. E allora ci si concentra sullo sprint che vale il terzo posto, la Champions del prossimo anno e comincia con un doppio impegno durissimo: ”Non mi interessano i calcoli – dice Mazzarri, domani alla sua 400/a panchina da professionista – ma sappiamo che queste due partite con la Juve e poi domenica prossima contro la Lazio sono due finali. Le dobbiamo giocare con intensita’ ma anche con la consapevolezza che dopo resteranno ancora sette gare e con i tre punti in palio tutto sar… ancora possibile, qualsiasi situazione si porta’ ancora recuperare”. Dure, affascinanti ma non decisive, quindi, e Mazzarri lo dice con la consapevolezza Che il Napoli ha la testa per poter affrontare le grandi gare senza bisogno di stimoli ulteriori: ”Ormai – conferma il tecnico livornese – abituati a partite di un certo livello e forse e’ proprio questo fascino di questa annata che ci ha proposto grandi sfide anche fuori dall’Italia. Ora abbiamo la certezza che quando riusciamo a fare cose al meglio, possiamo mettere in difficolta’ chiunque e lo faremo domani”. Conte e’ avvisato, l’imbattibilita’ dela sua Juve dovra’ passare ancora una volta la prova Napoli. E non sara’ facile se e’ vero che nessuna squadra in stagione e’ riuscita a fare tre gol ai bianconeri come ha invece fatto il Napoli in quella folle notte del San Paolo, quando gli azzurri andarono avanti 3-1 prima di farsi raggiungere nel finale. Mazzarri ricorda bene quella gara e non ama che il suo Napoli non abbia imparato la lezione: ”Una squadra forte – spiega il tecnico livornese – che sta seguendo un certo cammino di crescita non puo’ continuare a subire certe rimonte come quella contro la Juve all’andata e come quella contro il Catania”. Concetti che Mazzarri ha ripetuto a lungo nelle sedute tecniche ins ettimana: ”se non siamo 3-0 a dieci minuti dalla fine non sono ammessi cali di concentrazione”, dice, e ancora ”certi gol su calci piazzati li abbiamo presi quando eravamo in vantaggio, perche’ inconsciamente ci rilassiamo”. Ma domani la serata non sara’ di relax neanche per la difesa a tre di Conte: Bonucci, Chiellini e Barzagli dovranno vedersela con il trio Lavezzi-Hamsik-Cavani, tre ragazzi venuti a Napoli da Lontano ma che hanno presto imparato quanto vale una vittoria con la Juve per i tifosi azzurri. Saranno loro, con il terminale offensivo di un Napoli che si presenta con tutto l’organico a disposizione a Torino grazie al recupero di Maggio, preziosissimo negli schemi azzurri sia in attacco che dietro. E pure nella caccia alla taglia sulla Juve.

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