Ha aspettato un anno intero, giocando solo scampoli di partita in campionato e perdendo il treno della nazionale, di cui sembrava un punto fermo nella prima era Conte. Ora per Manolo Gabbiadini arriva il momento della verità: a lui domani contro il Verona Maurizio Sarri affiderà le chiavi dell’area avversaria, con un compito gravosissimo, far sentire il meno possibile l’assenza di Gonzalo Higuain. Perso il treno della Juventus, Gabbiadini ha trovato nel Napoli un’altra grande pronta a credere in lui, sborsando in totale 12 milioni alla Sampdoria per averlo: quest’anno ha sopportato in silenzio una stagione di panchina, ma non poteva essere altrimenti avendo davanti nelle gerarchie il cannibale Higuain, l’uomo da trenta gol in 31 partite. Domani i 40.000 del San Paolo tributeranno una “panolada” con le sciarpe azzurre a Higuain, per protestare contro la squalifica, ma poi al fischio d’inizio saranno tutti accanto a Manolo, da cui vogliono i gol per superare il Verona, continuare a sperare nella ricorsa scudetto e difendere il secondo posto dall’assalto della Roma. Sei i gol dell’attaccante bergamasco quest’anno: due doppiette in Europa League e due reti in campionato, contro Lazio e Genoa. Per lui il Napoli modificherà i suoi schemi, con Insigne e Callejon che cercheranno probabilmente meno di accentrarsi, come fanno abitualmente per cercare il dialogo stretto con Higuain, ma proporranno più cross per esaltare le doti acrobatiche del Gabbia. Poi, però, dovrà essere lui a inserirsi al meglio nella fluidità della manovra di attacco azzurra, favorendo gli inserimenti degli altri attaccanti e di Marek Hamsik. Già, domani triplicano le responsabilità anche per lo slovacco: da capitano sarà leader da solo in campo vista l’assenza delle altre due colonne: il Pipita non ci sarà per squalifica, Pepe Reina, ci proverà fino all’ultimo minuto ma potrebbe essere ancora out per il dolore al polpaccio. Ma Hamsik dovrà anche motivare la squadra vista l’assenza di Maurizio Sarri, relegato in tribuna dalla squalifica e che oggi ha rispettato la consegna del silenzio imposta dal club per avvicinarsi con passo più felpato possibile all’udienza di appello per la squalifica di Higuain. In tribuna, oltre Sarri, ci sarà Aurelio De Laurentiis che vuole vedere una ripartenza in campo dopo il ko di Udine e una settimana di polemiche. Più in là, nel settore ospiti, circa 300 tifosi del Verona con tutte le tensioni già emerse a dicembre in occasione del match di Coppa Italia, quando il settore ospiti fu blindato. Una responsabilità forte anche quella sulle spalle di Gabriel, che dovrà far dimenticare l’uscita avventata di Udine, e di Chiriches, che agirà al posto dello squalificato Koulibaly ma ha già dimostrato di avere le spalle larghe per farlo.