Fra due squadre in crisi di gioco e di risultati non poteva che finire 0-0, senza vittoriosi. Alla fine in questo derby sotto tono tra Siena e Fiorentina e’ prevalsa la paura di chiudere l’anno con una sconfitta che avrebbe rovinato il Natale dei tifosi e i piani di lavoro dei rispettivi allenatori. Brutta partita, che ha confermato i problemi delle due compagini toscane.
Ma se il Siena ha iniziato il campionato con l’obiettivo di salvarsi (e comunque oggi ha colpito una traversa con Calaio’ nel primo tempo e protestato durante e dopo la gara per due sospetti episodi da rigore in area viola dopo i contatti De Silvestri-Brienza e Behrami-Destro), per la Fiorentina non vale lo stesso discorso, anche per questo la delusione e’ sempre piu’ palpabile dentro e attorno al clan viola. Per sua fortuna il 2011 e’ terminato, i tifosi si augurano che quello nuovo porti novita’ migliori. Intanto devono accontentarsi di una squadra che continua il suo digiuno fuori casa: non vince da aprile e nell’attuale campionato ha segnato in trasferta appena un gol, a fine ottobre con la Juve. Neppure la cura-Rossi (6 punti in altrettante gare, una sola vittoria, tre pareggi di cui due fila e due ko) ha saputo rianimare questa Fiorentina che sfodera in questo momento forse il peggior calcio di tutta la serie A.
Il tecnico viola ha lasciato fuori inizialmente Gilardino inserendolo nella ripresa (ma senza ottenere scosse), ha proposto Jovetic prima punta, rilanciato Montolivo e Cerci e a gara in corso ha provato anche la difesa a tre: i risultati pero’ hanno continuato a latitare. Dal canto suo Sannino ha provato a interrompere la striscia di 4 ko di fila: il fatto di esserci riuscito, per giunta nel derby e in un match accompagnato da voci di un suo possibile esonero in caso di sconfitta rappresenta gia’ una nota di merito. Nel primo tempo le emozioni si sono contate sulle dita: la traversa di testa di Calaio’, un paio di affondi di Jovetic con gol sfiorato prima dell’intervallo (bravo Brkic), gli episodi contestati dal Siena dentro una gara infarcita alla fine da dieci ammoniti (con tanto di sbaglio di persona tra Gamberini e De Silvestri) a dimostrazione di un arbitraggio che non ha convinto nessuno. La Fiorentina s’e’ confermata squadra ancora malata: primo tempo grigio, qualche fiammata nella ripresa quando Gamberini ha sfiorato il gol due volte. Il Siena ha avuto un sussulto nel finale con l’ex D’Agostino su punizione e con Calaio’ in girata a cui s’e’ opposto Boruc.