Champions sempre più vicina dopo la sofferta vittoria ottenuta contro i sardi. Il Cagliari conferma che il Napoli non può abbassare la concentrazione fino a quando la matematica non darà il verdetto. Dopo il Pescara c’è ancora l’Inter, avversaria sempre insidiosa sulla carta. Il protagonista dell’ultima emozionante sfida azzurra è stato senza dubbio Insigne. Il giovane napoletano ha messo la sua firma sul campionato regalando due punti che faranno la differenza.

Quel gol cercato sin dalle prime apparizioni, quel colpo carico d’effetto che ha deliziato spesso l’Adriatico ha fatto finalmente esplodere anche il San Paolo. La favola del campione tifoso resta sempre nei cuori dei napoletani che dopo la sfortunata avventura di Quagliarella sperano nel talento di Lorenzo. L’azzurrino dovrebbe partire dall’inizio a Pescara perché Mazzarri attende risposte in chiave mercato. Il giocatore ha accettato con professionalità le scelte tecniche ma a fine stagione ha l’intenzione di chiedere maggiore considerazione per il prossimo anno. L’allenatore vuole metterlo subito alla prova dopo la grande giocata di domenica e attende risposte positive. La posizione di Insigne potrebbe essere il primo oggetto di confronto tra allenatore e presidente ma prima di tutto ci sono cinque gare da giocare. Partite decisive anche per Inler che nel nuovo assetto tattico scelto dall’allenatore troverà difficilmente una collocazione. A Pescara ci sarà, ma l’allenatore toscano ha cambiato le carte in tavola schierando l’uomo dai cento polmoni davanti alla difesa e due cursori ai lati. Se l’attuale nuovo assetto dovesse essere confermato anche per la prossima stagione, per l’ex udinese ci sarebbe solo un ruolo in seconda linea, utile magari per cambiare tatticamente la squadra. A queste condizioni il Napoli cercherebbe un cursore più forte di Dzemaili per alzare il livello della mediana in vista del prossimo campionato. L’ideale sarebbe Nocerino mentre Nainggolan resta un obiettivo reale ma fattibile, però, soltanto dinanzi a richieste più eque da parte di Cellino. Intanto proseguono le voci intorno a Cavani. Resta da capire se il patron emulerà il primo o il secondo Ferlaino. Negli anni ’70 l’ingegnere pensò di cedere il forte bomber Altafini che strappò, poi lo scudetto agli azzurri l’anno successivo, nella sfida tricolore alla Juventus. Negli anni d’oro, però, Maradona chiese ed ottenne un Napoli da primato per restare e vincere…

 

Marcello Pelillo

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