In una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport Cesare Prandelli ha parlato di tutto, dalla Nazionale al campionato che sta per partire fino ai riflessi delle sentenze del processo calcio scommesse. “In pole position metto la Juventus – le parole di Prandelli – perche’ arriva da una stagione straordinaria
e perche’ vuole riproporsi anche a livello europeo. E’ la squadra da battere anche senza Conte. Io dico che non cambiera’ niente, nessun handicap, anzi squadra e allenatore saranno piu’ determinati. Carrera, poi, lavora con lui da tempo. Poi mi intriga il progetto della Roma, affidato alla qualita’ del gioco di Zeman, e mi piace molto l’idea di questa nuova Fiorentina di Montella”. ( Le milanesi hanno cambiato molto: il Milan non si e’ ridimensionato, puntera’ su giovani come El Shaarawy e li’ si vedra’ la mano di Allegri. L’Inter giochera’ sull’orgoglio del gruppo e l’entusiasmo di Stramaccioni che ha gia’ dimostrato le sue qualita’. Poi c’e’ il Napoli, che e’ una squadra esperta e lottera’ per vincere. Lo scambio Cassano-Pazzini? Una bella cosa per tanti motivi”. Sulla sua Nazionale, inoltre, Prandelli ha parlato dei giovani definendoli “fantastici, con una mentalita’ professionale incredibile”. “Destro con Zeman puo’ consacrarsi, il salto di qualita’ lo ha fatto con Sannino che gli ha fatto capire l’importanza della fase intermedia. Con Verratti siamo stati dei polli a farlo partire, puo’ giocare da vice Pirlo ma sara’ interessante vedere dove lo fara’ giocare Ancelotti. Sono invece contento che De Rossi sia rimasto a Roma, i giocatori del suo livello che restano in Italia sono un punto di riferimento per i giovani. Insigne? Lo stiamo seguendo, e’ un generoso ed e’ il prototipo dell’attaccante moderno. Se mancheranno i Del Piero, Nesta, Inzaghi e Gattuso? I campioni mancano sempre, a me mancano ancora i Tardelli, Antognoni e Conti”.