“Col Parma sarà una partita difficile, ma dopo tutto ha fatto venti punti come noi”. Alla vigilia di un crocevia importante per la sua Atalanta dopo la striscia negativa di tre sconfitte consecutive, Stefano Colantuono mette sul piatto della bilancia – al lordo del meno due di penalizzazione – un percorso parallelo a quello dell’avversario di turno.

“Ci dobbiamo cospargere il capo di cenere per il momento non bellissimo, ma non dimenticherei che stiamo facendo il nostro campionato – ha proseguito l’allenatore dei bergamaschi -. Dobbiamo giocare con calma e cercare di non subire, sfruttando l’inerzia quando l’avremo in mano. Di fronte c’é una gran bella squadra: Biabiany, con la sua velocità e i suoi dribbling, è una punta esterna che fa paura. Per il resto, ci sono giocatori in grado di ripartire facendosi settanta metri palla al piede”. Dai cinque giorni di allenamenti a porte chiuse potrebbe uscire un mini turnover, considerando che martedì prossimo c’é l’ottavo di Coppa Italia contro la Roma all’Olimpico: “Le mie scelte saranno dettate anche dal doppio confronto in pochi giorni, perché teniamo anche alla coppa – spiega il tecnico di Anzio -. Il dubbio tra De Luca e Moralez può starci; Ferreira Pinto torna a disposizione, mentre Troisi ha avuto due giorni di influenza e non ci sarà. Bellini, invece, è in condizione e può giocare dall’inizio”. E proprio il capitano sarà una delle due varianti in difesa, schierato a destra in una linea a quattro davanti a Consigli con Peluso dalla parte opposta e Lucchini (sostituto dello squalificato Stendardo) al centro al fianco di Manfredini. In mezzo, con Carmona a cucire e Cigarini in regìa, le corsie saranno affidate a Schelotto e Bonaventura, in ballottaggio con Moralez se Colantuono rinuncerà come sembra al modulo col trequartista optando per la coppia avanzata De Luca-Denis. Parola d’ordine dell’uomo in panchina, stare sempre sul pezzo: “Il nostro è un problema di continuità, che ci accomuna all’ottanta per cento delle squadre di livello medio-alto e medio-basso in una classifica così corta. A Bologna, purtroppo, abbiamo aspettato lo schiaffo per reagire e siamo stati beffati”.

 

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