Dopo il “no” ricevuto dal Comune di Quartu Sant’Elena, il Cagliari e’ tornato alla carica e ha chiesto di poter utilizzare l’impianto di Is Arenas a porte chiuse per la partita in programma domenica pomeriggio contro la Sampdoria.

E’ attesa la risposta dell’amministrazione locale che, alla luce di quanto successo per la sfida contro il Torino del 24 febbraio scorso, non dovrebbe opporsi a questa ipotesi, fermo restando che per le gare successive la societa’ rossoblu’ si e’ gia’ messa in moto per poter ottenere di avere al suo fianco tutti i tifosi. E i sostenitori cagliaritani domani alle 11 scenderanno in piazza, partendo da via Santa Gilla, per arrivare fino al Piazza Yenne nel cuore della citta’, per manifestare tutto il proprio dissenso sulla situazione che ha colpito la nuova casa della squadra.Una manifestazione pacifica alla quale parteciperanno giocatori, dirigenti e dipendenti del Cagliari calcio, colpito in maniera fin troppo pesante dalle continue vicissitudini legate allo stadio. Uno spiraglio di luce, pero’, potrebbe arrivare grazie all’ex Prefetto di Roma Achille Serra che ieri e’ stato investito dalla Lega del ruolo di “mediatore” per risolvere la questione Is Arenas. Il fatto che la squadra isolana sia senza uno stadio non e’ certo un problema che riguarda solo il Cagliari ma, anzi, rischia di falsare l’intera serie A perche’ alcuni degli ospiti hanno avuto il vantaggio di giocare in uno stadio vuoto quando invece avere tutta una tifoseria contro avrebbe potuto condizionare chi scendeva in campo a Is Arenas. Ecco perche’ serve una soluzione, possibilmente definitiva, alla quale lavorera’ a partire da martedi’ prossimo Achille Serra che ha gia’ contattato prefetto e questore di Cagliari per un primo incontro per il quale si e’ detto fiducioso.

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