La finale della Supercoppa tra Juventus e Lazio non si giochera’ a Pechino, ne’ tanto meno a Toronto, quanto piuttosto in Italia. Il luogo ancora non e’ stato scelto, ma almeno da oggi si conosce la data del match: il 18 agosto. A renderla nota e’ il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, che ha il compito di dipanare una matassa che non poteva essere piu’ ingarbugliata e che, con diversi strascichi polemici, si protrae ormai da giorni.

”Posso affermare con certezza che la Supercoppa si giochera’ in Italia e che si giochera’ il 18 agosto, anche perche’ le finestre a disposizione sono veramente poche – dice il numero uno della Confindustria del pallone a SkySport-. Comunque per il 27 sara’ convocato un Consiglio di Lega e un’assemblea di Lega con altri temi importanti all’ordine del giorno. Quella sara’ la sede deputata per la decisione, anche se auspico una soluzione condivisa prima”. Un auspicio che pero’ non si tramutera’ in realta’. ”Una soluzione condivisa? Dovreste chiederlo alla Juventus non a me perche’ fino a prova contraria il problema l’ha posto la Juventus non noi”, rileva il patron biancoceleste Claudio Lotito all’Ansa. ”La Lazio ha bene in testa quello che deve fare – aggiunge -. Mi rimettero’ a quello che deliberera’ il consiglio che e’ sovrano, e che e’ l’organo deputato a decidere queste questioni. Io sono abituato a rispettare le disposizioni che da’ l’organo preposto, altri non lo so”. Dichiarazioni che seguono quelle rese in giornata a Radio Radio, a cui il numero uno biancoceleste ha sottolineato come ”in un sistema quello che conta e’ il rispetto delle regole, quando c’e’ un processo di prevaricazione c’e’ il malcontento”. Un malcontento che la societa’ capitolina non ha mai nascosto dopo la decisione dei bianconeri di non voler disputare la competizione in Cina, perche’ impegnata in una tournee negli Stati Uniti, e di cui aveva gia’ informato la Lega lo scorso 8 marzo. L’oggetto del contendere sono principalmente i soldi dell’incasso. Lotito confidava nei milioni fissati da Pechino nel contratto in essere che prevede che venga disputato un’edizione del match in Cina entro il 2016. La Juve, invece, era disposta a giocare a Toronto (Canada) e si sarebbe resa disponibile a cedere ai biancocelesti parte del proprio ricavato. Un accordo che, secondo Lotito, non sarebbe pero’ stato rispettato. Tra i due club quindi sono volati gli stracci con il patron laziale che aveva accusato la Juve di non aver ”mantenuto gli impegni” e i campioni d’Italia che avevano bollato come ”offensive” le affermazioni di Lotito. ”La Lazio ha rinunciato a 1,8 milioni di euro per una trasferta – ricorda anche oggi il presidente biancoceleste -. Qualora la partita si giocasse a Roma, spero non ne abbia un nocumento economico perche’ in Cina avremmo avuto 2,5 milioni”. In attesa della decisione della Lega, la societa’ di Agnelli opta per il silenzio, facendo sapere pero’ che non porra’ paletti sulla sede italiana. ”Dovrebbe essere Roma, ma di preciso non lo so. Spero che prima del 27 si possa trovare un accordo tra le parti, ma non vedo spiragli”, dice il responsabile del marketing Lazio, Marco Canigiani, a LazioStyle Radio. La data c’e’, ma per conoscere anche la location servira’ attendere ancora.

 

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