L’uragano Sandy alla fine ha vinto: la maratona di New York domenica non si correrà. Dopo giorni di incertezza, notizie sparate dai giornali e poi smentite, rassicurazioni e aspre polemiche, la decisione finale è arrivata: per la prima volta dal 1970, il primo anno in cui la maratona è stata organizzata, nessun corridore percorrerà i 42,195 chilometri che attraversano tutti i cinque borough di New York, partendo dal ponte di Verrazzano. Non era successo neppure dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001: l’allora sindaco Rudy Giuliani aveva scelto di proseguire con il programma per dare un segnale ai newyorkesi e all’America sulla determinazione della città a rimettersi in piedi al più presto.
Dopo giorni di incertezze è arrivata la decisione finale New York, 3 nov. (TMNews) – Una scelta storica dunque, presa dal sindaco Michael Bloomberg e da Mary Wittemberg, responsabile dell’organizzazione dell’evento e amministratore delegato di New York Road Runners, l’associazione che organizza l’evento. Entrambi avevano cercato fino all’ultimo di far disputare l’evento, insistendo sul fatto che sarebbe stato nell’interesse della città, ma alla fine le quasi 50.000 persone che avrebbero dovuto partecipare, migliaia delle quali in arrivo da altri Paesi, sono rimaste con l’amaro in bocca. “Anche se far correre la gara non sottrarrebbe risorse agli sforzi per la ripresa della città (dopo l’uragano), è chiaro che è diventata una fonte di controversia e divisione” ha detto in una nota Bloomberg. “La maratona è sempre stata un elemento unificante ed è stata fonte di ispirazione con storie di coraggio e determinazione. Non vorremmo nubi sulla gara o sui partecipanti e abbiamo deciso di cancellarla. Non possiamo permettere che una controversia su un evento sportivo, per quanto significativo come questo, sia una distrazione dal lavoro importante che si sta facendo per far riprenderci dalla tempesta e rimettere la città in carreggiata”, ha detto.
