La Juventus esce con un misero pari, ottenuto oltretutto a dieci minuti dal termine, dallo stadio di Copenaghen, scoprendo che il Nordsjelland non e’ affatto una squadretta e che lei, la Signora, non e’ ancora squadra da grandi traguardi europei.

Adesso la Champions e’ appesa a un filo: con la vittoria dello Shakhtar sul Chelsea, gli ucraini vanno a quota sette e sara’ difficile andarli a battere sul loro campo all’ultima giornata. Ma sara’ anche arduo contendere al Chelsea, che in Danimarca ne ha fatti quattro, il secondo posto, pur battendoli eventualmente a Torino perche’ adesso il destino non e’ solo piu’ nelle mani della Juventus. Si e’ svegliata tardi, la squadra di Alessio, regalando un tempo all’avversario, senza mai pungere. A inizio ripresa, i bianconeri, che non avevano mai cambiato passo insistendo su ritmi da amichevole, hanno pure subito un pregevole gol su punizione da Beckmann e hanno realizzato che la serata poteva trasformarsi in un incubo. Tardivi i cambi di Alessio, che ha lasciato dentro tutta la partita un inguardabile De Ceglie e tolto Matri solo dopo un tempo, cosi’ come Giaccherini, che avrebbe potuto saltare l’uomo sicuramente meglio di De Ceglie, e’ entrato troppo tardi. Tuttavia, anche cosi’, i bianconeri sono riusciti a mettere alle corde per l’ultima mezzora il Nordsjelland, trovando pero’ il Buffon danese che ha parato tutto. Tre soprattutto i suoi miracoli: al 10′, su colpo di testa di Giovinco; al 33′ su una punta disperata di Vidal; al 41′, su colpo di testa di Vidal. Ritmi bassissimi, poche idee, tante palle perse: raramente si e’ vista una Juventus di Conte piu’ brutta. Stanchezza? Forse, ma certamente piu’ un problema di personalita’ e di limiti di organico: con punte come Matri e’ difficile andare lontano in Europa. Un rimpianto in piu’, perche’ questa sera Giovinco, almeno per intraprendenza, e’ stato positivo.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui