Un altro monologo e Sebastian Vettel si avvicina al tris mondiale. Il pilota tedesco della Red Bull trionfa nel Gp dell’India, conquistando il quarto successo consecutivo e il quinto stagionale. Il 25enne driver di Heppenheim vola a 240 punti e porta a 13 lunghezze il vantaggio su Fernando Alonso, che insegue a quota 227.

Il Mondiale sembra nelle mani del bicampione in carica, ma il pilota spagnolo della Ferrari sull’asfalto del Buddh International Circuit da’ l’ennesima dimostrazione di talento e grinta: batte le due McLaren-Mercedes di Lewis Hamilton e Jenson Button in apertura di gara e, nel finale, soffia la seconda piazza a Mark Webber, impedendo alla Red Bull di confezionare una trionfale doppietta che avrebbe ridotto sensibilmente le speranze iridate del Cavallino. Alonso riesce a tenere il campionato aperto con una prova da incorniciare. Al semaforo verde, le Red Bull mantengono le posizioni al comando. Alle loro spalle, la Ferrari da’ spettacolo. Nei primi metri, lo spagnolo strappa la quarta posizione alla McLaren di Hamilton. Nel quarto giro, passa anche la McLaren di Button e si prende il terzo posto. Appare difficile, pero’, ricucire il gap rispetto alla coppia di testa. Dopo 10 tornate, Vettel puo’ gestire 3” di margine su Webber e oltre 7” sulla rossa con targa asturiana. Il capofila fa corsa da solo, ma la seconda posizione non appare blindata. Alonso prova a pressare Webber, riducendo il gap a 2” dopo 25 dei 60 passaggi, ma non riesce ad abbozzare un vero attacco. Nessuna sorpresa con il primo e unico pit-stop programmato dai top team. Alonso si ferma nel 30° giro, Webber lo imita nella tornata successiva e si ritrova la Ferrari negli specchietti. Vettel sostituisce le gomme nella 34° passaggio con una sosta di appena 2”6 e mantiene tranquillamente la prima posizione. Alle sua spalle, in compenso, si lotta con il coltello tra i denti. Le gomme della Red Bull australiana cominciano a lavorare a pieno regime, Alonso inizia a perdere terreno quando si entra nell’ultimo terzo di gara. Un doppiaggio complicato costringe Webber a rallentare nel 46° giro e la Ferrari puo’ avvicinarsi per andare nuovamente all’assalto. Stavolta la Red Bull, condizionata forse dal Kers balbettante, non riesce ad opporsi. Alonso passa nel 48° passaggio e comincia a inanellare tempi record. Troppo tardi per spaventare Vettel, che vola verso il traguardo nonostante qualche problema di assetto. La Ferrari manda un segnale chiaro: tra una settimana, nel Gp di Abu Dhabi, sara’ ancora battaglia.

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