Il compito di ripetere Pechino e’ gia’ stato portato a termine, nel senso che l’Italia del pugilato tornera’ da Londra 2012 con 3 medaglie, come successe in Cina. Pero’ c’e’ da completare l’opera facendo in modo che queste stesse medaglie non siano tutte dello stesso metallo, quello meno pregiato. Un oro, un argento e un bronzo furono il risultato dell’Olimpiade cinese, bisogna quindi fare in modo che nelle semifinali di domani almeno due tra Vincenzo Mangiacapre, Clemente Russo e Roberto Cammarelle escano vincitori dai rispettivi confronti.
In un torneo, quello pugilistico, contrassegnato da verdetti discutibili e troppi ricorsi, il compito dei tre azzurri non si presenta agevole, ma la voglia di mettersi in evidenza c’e’ tutta. Ad esempio quel Mangiacapre alla sua prima esperienza ai Giochi non si nasconde, e fa sapere di puntare dritto al gradino piu’ alto del podio dei pesi superleggeri. Domani alle 14.30 ora di Londra incrocera’ i guantoni contro il pericoloso cubano Iglesias Sotolongo, campione del mondo nel 2009 dopo il bronzo l’anno prima a Pechino. Dovesse vincere, in finale Mangiacapre troverebbe uno tra il mongolo Uranchimeg, annunciato con migliaia di tifosi al seguito, e l’ucraino Berynchik. Avversari della stessa nazionalita’, l’Azerbaigian, per Russo e Cammarelle. ‘Tatanka’ affrontera’ nella semifinale dei massimi (ore 15.45 londinesi) il 19enne Teymur Mammadov, vice-campione del mondo che, come il ‘Labbro di Marcianise’, si e’ qualificato alle semifinali con un verdetto abbastanza discutibile, a spese del bielorusso Siarhei Karneyeu. Per vincere Russo dovra’ riuscire a mettere in pratica cio’ che sa fare, ed essere meno teso rispetto al match vinto contro il cubano Larduet Gomez. ”Non credo che l’azero possa rappresentare un ostacolo imbattibile – e’ il commento di ‘Tatanka’ -, e poi mi devo fare perdonare: nei quarti ho combattuto male, se perdo pure che ci sto a fare? Ripeto, batto l’azero e poi in finale e’ 1X2”. L’eventuale avversario di Russo per l’oro uscira’ dalla sfida tra l’ucraino Usyk, campione del mondo in carica, e il bulgaro Pulev. Nei supermassimi Cammarelle disputera’ il penultimo match della giornata (ore 22.30) contro il campione del mondo Magomedrasul Medzhidov, di cui conosce ogni segreto. E’ un incontro in cui ‘Game Over’ Cammarelle dovra’ dare il massimo, e tenere fede al suo soprannome cercando di vincere prima del limite. Nelle semifinali del pugilato maschile di Londra 2012 saranno impegnati anche due fratelli ‘figli d’arte’. Sono i brasiliani Falcao, che hanno riportato la Selecao pugilistica sul podio olimpico 44 anni dopo Citta’ del Messico 1968 e l’impresa di Servilio de Oliveira. Uno si chiama Schiva, perche’ gia’ nel nome c’era il suo destino, l’altro e’ Yamaguchi in onore di un judoka amico del padre, quel Toro Moreno mito del pugilato brasiliano che pero’, per guadagnare di piu’, fini’ a lottare nel ‘vale tudo’, sorta di lotta dove viene ammesso ogni colpo, dita negli occhi e ‘spremuta’ di testicoli comprese. Il pugilato dilettantistico brasiliano sta dando notevoli segnali di ripresa, e sogna alla grande in vista di Rio 2016 (la Selecao e’ forte anche a livello femminile, con la baiana Adriane Araujo che qui ha conquistato il bronzo), e fra tutti spiccano questi due fratelli, uno medio e l’altro mediomassimo, che in allenamento se le danno di santa ragione quando fanno i guanti tra di loro. ”Siamo qui per l’oro, il bronzo non ci basta”, hanno detto all’unisono i figli del ‘Toro’, i Falcao ‘Divini’ nella boxe quanto il loro omonimo del calcio lo era in giallorosso.