Finale a senso unico e punizione ‘calcistica’ esemplare per il Chelsea sconfitto 4-1 dall’ Atletico di Madrid nella finalissima di Supercoppa europea giocata stasera a Montecarlo. Mattatore della partita uno strepitoso Radamel Falcao che dopo aver portato con i suoi gol Porto e Atletico

ad aggiudicarsi per due anni di seguito la Coppa Uefa, vince quasi da solo la partita giocata per l’ultima volta giocato al Luis II (dall’anno venturo la finalissima sarà itinerante), mettendo a segno una storica tripletta (condita anche da un palo e una traversa). ‘Non pervenuta’ invece la squadra di Di Matteo, surclassata per tutti e 90 i minuti dagli avversari. Le paure della vigilia del ‘cholo’ Simeone si rivelano subito aria fritta, con i colchoneros a dettare ritmi e partita. L’Atletico parte in quarta e dopo nemmeneo 5 minuti colpisce la traversa con con Falcao. E’ la premessa del gol che arriva subito dopo, sempre col colombiano che porta in vantaggio i suoi con un colpo da biliardo che beffa prima Cech e poi David Luiz. Al 19′ il fuoriclasse n.9 fa il bis facendosi trovare pronto su un servizio in profondità: palla addomesticata, destro-sinistro e gol bellissimo che si insacca in rete. Lo show di superFalcao ha la sua apoteosi nell’ultimo quarto d’ora: prima colpisce di testa e prende un palo pieno poi parte in contropiede e di sinistri ri-beffa Chech. Partita chiusa e tutti negli spogliatori. La ripresa non offre spunti di rilievo, il Chelsea probabilmente è rimasto a Londra e sul campo non si vede la squadra che solo pochi mesi fa si era aggiudicata sorprendentemente la Champions. Gli innesti di Hazard e Oscar non danno mai profondità alla manovra, la squadra appare stanca e senza sprazzi. Immancabile così arriva anche il quarto gol di Miranda (al 60′) sugli sviluppi di un calcio di punizione. Gli spagnoli a quel punto tirano i remi in barca e permettono a Cahill di rende meno amar la sconfitta. Non è però ancora finita, perché proprio allo scadere un disastroso Luiz, nel tentativo di anticipare un avversario, rischia l’autogol e colpisce il palo. L’ultima emozione la regala Simeone che all’86’ toglie dal campo la star della serata – uno strepitoso Falcao – regalandogli una meritatissima standing ovation.

 

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