Un calcio al femminicidio. Alla vigilia della giornata mondiale dell’Onu contro la violenza sulle donne (25 novembre), lo sport scende in campo per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema di grande attualità. La Salernitana si associa alla campagna anti femminicidio promossa in Italia dal Ministero dell’Interno.
Oggi le squadre Salernitana e Frosinone sono scese in campo indossando, prima del fischio d’inizio, le maglie ideate dalla Salernitana per il Ministero dell’Interno con un messaggio sociale anti femminicidio. L’intera partita è stata dedicata alle donne che hanno ottenuto uno sconto del 50% in tutti i settori dello stadio Arechi. “Un calcio al femminicidio” è lo slogan, diretto ed efficace, scelto per l’iniziativa contro la violenza sulle donne, che vede fianco a fianco l’Istituzione e il mondo sportivo – ha spiegato Isabella Rauti, consigliere del Ministro Alfano per le politiche di contrasto della violenza di genere e del femminicidio, intervenendo a Salerno -. La più popolare delle rappresentazioni sportive, il calcio, scende in campo per sensibilizzare i propri tifosi e l’opinione pubblica, nel dire basta alle violenze di genere e lo fa insieme al Ministero dell’Interno, impegnato sul territorio per prevenire e reprimere il fenomeno e proteggere le vittime. Ringrazio la Salernitana per questa iniziativa che affronta un tema così diffuso e drammatico, rafforzando la cultura sportiva nella responsabilità sociale del rispetto degli altri e del confronto. Le magliette con cui sono scesi in campo i giocatori della Salernitana e del Frosinone riprendono quelle con le didascalie ”no more feminicide” – “don’t turn your back” , ideate dal Ministero dell’Interno in occasione del G6 di settembre scorso a Roma, nel quale è stata dedicata una sessione autonoma al femminicidio, nella consapevolezza istituzionale dell’allarme sociale che desta la violenza contro le donne in tutte le sue forme, da quella domestica all’atto estremo dell’omicidio. Assieme ai calciatori di Salernitana e Frosinone sono scesi in campo i massimi rappresentanti delle Istituzioni locali. Sono, infatti, intervernuti allo stadio il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, il questore di Salerno Antonio De Iesu, il prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone. “Ho voluto coinvolgere la Salernitana nell’importante e autorevole campagna contro il femminicidio promossa dal Ministero dell’Interno perché il calcio deve essere veicolo di sensibilizzazione di messaggi positivi – dichiaraMarco Mezzaroma promotore dell’iniziativa e proprietario, insieme a Claudio Lotito, della U.S. Salernitana -. I calciatori sono simboli utili anche a valorizzare la cultura del rispetto reciproco, dell’accoglienza, del rifiuto della violenza. Quando lo sport sostiene battaglie come quella contro il femminicidio scrive una bella pagina nella storia del calcio italiano”.