“E’ a dir poco paradossale il contenuto del comunicato stampa a firma della sezione del PD di Sant’Arpino nel quale i firmatari si ergono a paladini di coerenza e responsabilità”. E’ la dichiarazione delle componenti che fanno capo al consigliere comunale Domenico Cammisa, all’ex assessore Salvatore Lettera. “Ebbene – continuano – per dovere di cronaca, su questi personaggi che si nascondono dietro il nome del PD ci teniamo a fare alcune importanti precisazioni. Innanzitutto tutti sanno bene che a Sant’Arpino non esiste una sezione unica del Partito Democratico ma tre diverse componenti interne al partito. E la cosa più strabiliante è che coloro che si sono presi la briga di firmare il comunicato in questione, pretendendo di dare consigli e dettare leggi, rappresentano proprio la minoranza di queste componenti. Farebbe bene prima di ogni altra cosa chi e’ di competenza a convocare l’assemblea degli iscritti per definire linee e strategie e che non ci si attardasse in proclami agostani di alcun valore. Proprio come chiesto qualche mese fa dall’ex assessore Lettera. E allora, ancora una volta, hanno perso una buona occasione per restare zitti ed evitare figuracce. Cari sedicenti rappresentanti del PD santarpinese, lo sapete che le decisioni nel partito vengono prese dalle assemblee e non da un gruppo di minoranza come il vostro? E poi, quale sarebbe la vostra coerenza se, fino a qualche settimana fa avete detto tutto e il contrario di tutto su Angelo Lettera e la sua famiglia, e oggi avete il coraggio di definirlo un “temerario” capace di prendere le distanze dalla maggioranza? Lettera è indifendibile per tutti i motivi già noti e sui quali, per carita’, preferiamo non tornare. Ma, visto che siamo in argomento, vogliamo anche ricordarvi che a partire dal dicembte 2012 il sindaco Di Santo fece il nome di un nostro illustre concittadino, il professore Giuseppe Limone, per la nomina nel consiglio d’amministrazione del Museo Campano. Ebbene, proprio il temerario Lettera, nonostante più volte abbia lui stesso osannato il professore Limone in convegni e dibattiti, si dichiarò contrario! E allora, prima di parlare, pensate bene a cosa dire e scrivere e soprattutto guardate i vostri scheletri nell’armadio prima di giudicare gli altri!”.

 

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