“Un risultato storico. Il palazzo ducale tornerà ad essere la punta di diamante del nostro territorio”: con queste parole il sindaco di Parete, Raffaele Vitale, commenta la firma in Regione del decreto di approvazione della convenzione per il finanziamento da 4,2 milioni di euro per il monumento storico di Parete. Il primo cittadino è stato accompagnato alla sottoscrizione dal presidente dell’Assise Luigi Di Gaetano e dall’architetto del Comune Raffaele Nugnes. Il progetto, “Recupero statico, funzionale e architettonico del palazzo ducale di Parete”, prevede anche l’acquisizione delle aree circostanti e “in questo modo il palazzo ducale rivedrà lo splendore degli anni passati”. “Mi preme subito ringraziare chi ha lavorato notte e giorno per questo progetto – ha continuato il primo cittadino -, dall’assessore ai Lavori pubblici Francesco Pirozzi a tutti i tecnici del Municipio, Maurizio Cante, Silvestro Pezone, Luigi Orabona e il rup del procedimento Raffaele Avvedimento, che hanno provveduto alla produzione degli elaborati. Questa amministrazione è riuscita ad ottenere una vittoria storica”. Il palazzo ducale è stato acquisito dal Comune 30 anni fa: “Io ne ho 32 – ha rilevato Vitale – ma nessuna amministrazione, di qualsiasi colore politico, era riuscita a fare tanto per il nostro monumento. Tutti ne hanno fatto un simbolo di campagna elettorale per poi dimenticarsene dopo le elezioni. E’ una struttura di enorme importanza storica e architettonica che fa parte del patrimonio del nostro Ente. Abbiamo speso gran parte della nostra energia per questa grande opera. E ora ne raccogliamo i frutti”. Una volta terminati i lavori l’idea di riqualificazione del monumento è entusiasmante: “Ho intenzione di trasferire gli uffici comunali e la sala conferenze nel palazzo ducale ristrutturato. Nell’immobile che attualmente ospita il Municipio invece vedo una scuola superiore o un polo scolastico. Puntare su cultura, crescita e formazione è l’investimento produttivo più grande che si possa fare nelle nostre aree e solamente facendo così possiamo sognare in futuro un territorio migliore”.