Il giorno dopo il sequestro operato dai carabinieri a Casal di Principe (Caserta) di dieci pozzi di privati cittadini risultati contaminati da sostanze tossiche interrate dalla camorra tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, il sindaco Renato Natale interviene per rassicurare la cittadinanza sulla bontà dei prodotti agricoli e per lanciare un allarme sulla “questione idrica”.

Nelle scorse settimane il Comune ha avviato una collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli per il controllo costante degli alimenti e sta studiando un protocollo d’intesa con l’Istituto Zooprofilattico campano. “Dai primi dati in nostro possesso – afferma Natale – emerge una sostanziale bontà dei nostri prodotti”. “Dal prossimo autunno – annuncia poi ilsindaco eletto all’ultima tornata amministrativa – i produttori locali potranno avvalersi di un vero marchio di garanzia della qualità del prodotto attraverso cuifornire ulteriori rassicurazioni ai consumatori”. Ma a tener banco a Casal di Principe è soprattutto la grave inefficienza del servizio idrico, accentuata dal sequestro di ieri, con oltre un terzo della popolazione le cui abitazioni non sono allacciate alla rete idrica pubblica e che ha come unica fonte di approvvigionamento proprio i pozzi, e una consistente parte che ha invece l’allacciamento ma non può beneficiare dell’acqua potabile perché l’impianto è fatiscente e necessita di lavori per cui mancano i fondi. “Ci è stata lasciata in eredità una situazione da Terzo Mondo – denuncia Natale – in questi primi due mesi di amministrazione i lavori alla rete hanno proceduto a rilento a causa del dissesto finanziario e della carenza di personale”. IlComune sista muovendo su più fronti istituzionali: alla Regione è stata fatta richiesta diriaprire i termini per presentare progetti, così come sono stati informati della questione i tecnici di vari ministeri venuti a Casal di Principe la scorsa settimana. “Speriamo fortemente in un aiuto concreto e che stavolta, dopo tanti anni disilenzi e abbandono, non saremo lasciatisoli” conclude Natale.

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