Con Rafa Benitez impegnato a Nyon, dove ha ricevuto dal presidente dell’UEFA, Michel Platini, una targa come riconoscimento per le sue cento partite in Champions League, è toccato all’allenatore in seconda Fabio Pecchia guidare l’allenamento dei calciatori azzurri rimasti a Napoli perché non convocati dalle Nazionali dei rispetti Paesi. Sono tornati anche dal ritiro della Nazionale argentina Higuain ed Andujar che nel pomeriggio hanno svolto lavoro di scarico. Le condizioni del Pipita, che ha un risentimento muscolare, sono discrete e non dovrebbero esserci problemi per la sua utilizzazione nella prossima gara di campionato con il Chievo. Dopo l’allenamento mattutino, Jorginho affida ai microfoni di Radio Kiss Kiss il suo pensiero sul Napoli e sul futuro della sua squadra. ”Questa squadra – dice – è competitiva, possiamo giocarcela con tutti. Qui ho trascorso otto mesi meravigliosi, sono molto contento di tutto ciò che sta succedendo, per me Napoli è una avventura fantastica, un sogno che si è avverato. Sin da bambino, quando giocavo scalzo per strada, desideravo giocare a grandi livelli e qui sto avendo questa possibilità”. ”Noi – spiega l’italo-brasiliano – guardiamo partita dopo partita, crediamo nella nostra potenzialità, abbiamo un gruppo forte e ci giocheremo una stagione importante. L’anno scorso abbiamo battuto il record di gol e adesso sono arrivati altri uomini nuovi in rosa che ci aiuteranno a crescere. Pensiamo a vincere e a proseguire il cammino. Il successo di Genova è stato importantissimo, ora guardiamo al Chievo”. ”E’ stato importante reagire – aggiunge il centrocampista del Napoli – e voltare pagina iniziando subito bene il campionato. Abbiamo vinto su un campo difficilissimo, dove c’è una bolgia e col cuore abbiamo conquistato la vittoria. Non abbiamo mai mollato e il gol è arrivato meritatamente. Certo, sarebbe stato bello giocare la Champions, ma quest’anno non è possibile. Però guardiamo avanti perché abbiamo obiettivi importanti e possiamo competere su tutti i fronti”. ”Tutti – dice ancora Jorginho – dobbiamo essere leader in questa squadra per crescere insieme. Poi ognuno ha il proprio carattere, credo che sia una cosa che viene da dentro essere leader, non si può stabilire. Ma in assoluto conta la squadra ed è importante aiutarsi l’uno con l’altro”. ”Napoli – conclude – è una splendida città dove mi sento un po’ come in Brasile, la gente vive il calcio giorno per giorno in maniera passionale e ti sta vicina sempre anche per strada. I napoletani sono fantastici, ti trattano benissimo e ti fanno sentire a casa. E poi devo dire che dove abito io ogni giorno posso godere di un panorama meraviglioso”.