“Irresponsabile e indecente il modo con il quale la Regione sta gestendo la vicenda del riordino delle società partecipate che si occupano di sviluppo in Campania. Sono ormai tantissimi i segnali di disagio da parte dei lavoratori, che dovrebbero transitare nella società regionale Sviluppo Campania, come previsto dall’articolo 1 della legge 15 ‘Disposizioni in materia di razionalizzazione delle società partecipate dalla Regione Campania del polo sviluppo, ricerca e ICT’, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nella seduta del 25 ottobre 2013, ma ancora al palo”. Così in una nota il vicecapogruppo regionale del Partito Democratico, Antonio Marciano. “Una Regione senza bussola e sempre più allo sbando: dalla Tess, con i lavoratori ancora in attesa dei pagamenti della cassa integrazione nonostante le rassicurazioni ricevute nelle scorse settimane, all’Isve, i cui dipendenti sono senza stipendio addirittura dal maggio 2013, fino all’ultimo caso di Città della Scienza, dove le mensilità arretrate sono nove, si raccolgono i frutti dell’immobilismo e della incapacità di Caldoro e della sua Giunta che non decide o non lo fa nei tempi adeguati, aggravando di fatto le situazioni di disagio e di sofferenza per i lavoratori e per le loro famiglie, oltre ad appesantire costantemente il quadro debitorio delle società a causa della loro inattività”, attacca il consigliere. “La prossima settimana, in occasione dell’ufficio di presidenza della III Commissione consiliare permanente Attività Produttive, chiederò ufficialmente di convocare al più presto una audizione con gli Assessorati regionali che hanno la responsabilità dell’attuazione della legge 15: non è possibile tollerare ulteriori ritardi, che stanno creando solo danni ai lavoratori e alla stessa Regione Campania”, conclude Marciano.