Maddaloni – Ad una settimana dall’apertura delle scuole, giá effettuato il taglio dell’erba. “Quest’anno – commenta soddisfatto il primo cittadino Rosa De Lucia – i ragazzi troveranno un ambiente scolastico più pulito”. “Abbiamo messo in campo tutte le soluzioni strategiche che abbiamo ritenuto più idonee ad assicurare maggiore decoro e vivibilitá non solo alle scuole, ma all’intera città”. “Al nostro insediamento – prosegue Rosa de Lucia – abbiamo dovuto fare i conti non solo con una situazione di dissesto, ma anche con la mancanza di uno strumento finanziario necessario a poter prevedere una benchè minima programmazione. Ogni nostro intervento rispetto al taglio dell’erba è stato partorito in una situazione di oggettiva emergenza. In più, c’è da tenere presente che è scaduta la gara d’appalto per i rifiuti il cui capitolato prevedeva la pulizia dei cigli stradali. Per non peggiorare la giá grave situazione, ci siamo assunti la responsabilitá di un affidamento con il solo scopo di restituire un minimo di vivibilitá ai cittadini che, sempre numerosissimi, ogni giorno ci hanno segnalato particolari situazioni”. “Credo – precisa l’ingegnere – che amministrare una grande realtá come quella di Maddaloni, significhi avere anche la forza politica e personale per prendere decisioni difficili, potendo dimostrare di averlo fatto con il solo intento di migliorare la vita dei propri cittadini. Ricordo che, fino alla scorsa amministrazione, mentre si litigava sull’opportunitá di fare o non fare un affidamento, se farlo a tizio oppure a caio, si è ottenuto il solo risultato di danneggiare i cittadini e di consegnarci, a distanza di soli due anni, una cittá martoriata. Che piaccia o no noi siamo decisionisti: prendiamo le nostre decisioni e ce ne assumiamo la responsabilitá politica e amministrativa. Cerchiamo di essere disponibili nel far comprendere le motivazioni che ci spingono a decidere in un senso o nell’altro, ma certamente non abbiamo interesse ad amministrare inseguendo il consenso a tutti i costi. Prenderemo decisioni che porteranno benefici nel medio-lungo termine e, tra quattro anni, al termine del nostro mandato, saremo pronti a sottoporci al giudizio dei cittadini. Solo allora gli stessi potranno giudicare quante e quali opere pubbliche abbiamo realizzato, quanto sará migliorata la qualitá della vita e se meritiamo di amministrare per altri cinque anni. Fino ad allora ‘fiato alle trombe’ che parlino pure i detrattori di professione, pensando di preparare il terreno a giochetti di ‘potere’. Noi, per ora, gestiamo ‘il potere’ di realizzare un sogno: rendere Maddaloni una cittá più civile, vivibile, adeguata ai normali standard qualitativi”.

 

 

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