Enrico Rossi, presidente Pd della regione Toscana, occupa ancora il gradino più alto tra i governatori italiani, con una percentuale di gradimento da parte dei suoi cittadini pari al 56,5%: è quanto decreta l’indagine sull’apprezzamento dei governatori elaborata da Monitoregione (Istituto Datamedia) relativa al secondo trimestre dell’anno, segnalando che Rossi si era già aggiudicato il primato di presidente di regione più amato nel primo trimestre. In seconda posizione troviamo il neo-eletto Marcello Pittella (Pd), con il 55,3%, e sul gradino più basso del podio, a pari merito, Stefano Caldoro (FI) della Campania e Luca Zaia (Ln), del Veneto, entrambi al 52,5%. Gli autori dello studio segnalano poi, nel periodo esaminato, un recupero dei consensi (+1,1%) del governatore campano e un calo (1,5%) di quello veneto, che infatti perde una posizione rispetto al primo trimestre. L’ indagine – in cui sono assenti i governatori di Piemonte e Abruzzo perché in corso di elezione nel momento della rilevazione e i governatori dimissionari di Calabria ed Emilia Romagna – registra al quinto posto con il 52% Nicola Zingaretti (Lazio, Pd), seguito da Debora Serracchiani (Friuli Venezia Giulia, Pd), che con il 51,8% perde tre posizioni (era terza nel primo trimestre). Nella top ten troviamo poi al settimo posto Gian Mario Spacca (Marche, Pd), che con il 50,8% perde due posizioni rispetto al trimestre precedente, seguito all’ottavo dal neo-eletto governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru (Pd), con il 50,6%. Nono posto, con il 48,2%, per Claudio Burlando (Liguria, Pd) e decimo per Catiuscia Marini (Umbria, Pd) con il 47,6%. L’undicesima piazza è occupata da Nichi Vendola (Puglia, Sel) con il 47,3%, e in dodicesima Roberto Maroni (Lombardia, Lega Nord) con il 46,6%. In fondo alla classifica troviamo poi, con il 46,1% di consensi, Rosario Crocetta (Sicilia, Pd), che riesce a precedere Paolo di Laura Frattura (Molise, Pd) con il 45,4%. Da ultimo, gli autori dell’indagine segnalano di aver registrato, nell’arco degli ultimi dodici mesi, un forte e generalizzato ridimensionamento del consenso dei governatori, che ha interessato tutti, nessuno escluso.

 

 

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