Una Roma non bella passa ad Empoli per 1-0 nel primo anticipo della seconda giornata di A. Giallorossi ben imbrigliati dalla disposizione tattica dei toscani. La Roma si sveglia nel finale del primo tempo cogliendo un palo al 40′ con Maicon e andando in vantaggio al 46′ con un tiro di Nainggolan deviato nella propria porta dal portiere Sepe. L’ Empoli reclama nella ripresa un rigore per un intervento in area di Manolas su Mchedlizde (espulso l’allenatore Sarri). Roma a 6 punti, Empoli a 0. Le pagelle dell’Empoli

Luigi SEPE 5,5 – Parte con un attimo di ritardo sulla rasoiata di Nainggolan

Elseid HYSAJ 5 – Dalle sue parti imperversava Maicon. Un tranquillo pomeriggio di paura il suo

Davide RUGANI 6,5 – Se l’è cavata piuttosto bene la giovane promessa del nostro calcio. Solido

Lorenzo TONELLI 6 – Idem come sopra, non fosse per quella parata sospetta sul destro di Pjanic

Vincent LAURINI 6 – Onesta recita con compiti tutt’al più difensivi.

Matias VECINO 5,5 – Si affloscia troppo presto dopo un avvio incoraggiante (62’ Moro 5,5 – s’incaponisce nelle conclusioni da distanze esagerate)

Mirko VALDIFIORI 6 – Faro dell’Empoli di Sarri, ma quante imprecisioni nei calci piazzati!

Daniele CROCE 7 – Il migliore dell’Empoli, gioca un primo tempo con il turbo sempre inserito ed è costante spina nel fianco per i giallorossi (80’ Zielinski sv)

Levan MCHEDLIDZE 6,5 – Genio e sregolatezza. Quando si accende però sa far male. L’Ibra georgiano sfiora il gol più d’ogni altro compagno.

Simone VERDI 6 – Ha i mezzi per sfondare, ma non sfrutta appieno la sua classe innata. Oggi però due o tre affondi li ha piazzati. (63’ Pucciarelli 5,5 – impatto zero)

Francesco TAVANO 6 – Capitan “Ciccio” disputa una gara generosa e caparbia, senza però mai spaventare seriamente la sua ex squadra

Allenatore: Maurizio Sarri 6,5 – Il “sette”era già scritto, poi la consueta passeggiata attraverso il suo lato selvaggio. Uno con il suo animo rock’n’roll senz’altro apprezzerebbe: il rosso, però, poteva risparmiarselo.

Le pagelle della Roma

Morgan DE SANCTIS 6,5 – La parata sul siluro di Mchedlidze è meno scontata di quanto possa apparire. Due partite, due clean sheet: ormai non fa più notizia.

MAICON 7 – Il colosso. Torna dal Brasile con una rabbia senza confini e la riversa in campo, arando chilometri e abbattendo avversari a suon di sportellate. C’è solo foga agonistica nel suo incedere: si fosse fermato un attimo a riflettere, di certo non avrebbe sbagliato quei due gol che ancora gridano vendetta

Kostas MANOLAS 6,5 – Roccioso, affidabile e carismatico: una conferma per il greco quella del Castellani. A volte il confine tra il tackle tempista e il fallo è labile, ma lui sembra giostrare alla perfezione in quella terra di mezzo.

LEANDRO CASTAN 6 – Duello tutto spigoli con Mchedlidze: se la cava con l’esperienza, prima di alzare bandiera bianca per l’ennesima ricaduta muscolare. (46’ Davide ASTORI 6,5 – Ottimo secondo tempo quello del nazionale azzurro. In una parola: autoritario

Ashley COLE 5,5 – Ancora oggetto estraneo: spinge con poca qualità e non ha il “cambiopasso” dei bei tempi andati. Rimane una scommessa, attualmente difficile da valutare.

Miralem PJANIC 5 – Pomeriggio davvero poco ispirato per il principino giallorosso, Che si sia risparmiato per la notte di Champions? (68’ KEITA 6 – Utile nel finale, a congelare possesso palla e risultato)

Daniele DE ROSSI 6 – Sufficienze stiracchiata per DDR, in affanno sin dalle prime battute e costretto a fermare gl’irriverenti avversari, talvolte con le cattive. Rimedia con classe e astuzia nella ripresa, quando la tracotanza degli azzurri, pian piano, viene meno.

Radja NAINGGOLAN 8 – Il sospetto che sia davvero un ninja comincia a farsi largo. E’ dappertutto, rincorre e ringhia sugli avversari come Gattuso, imposta come un regista dai piedi raffinati e propizia persino il gol. Dono dell’ubiquità

Alessandro FLORENZI 6,5 – Ha sempre in mente la porta tanto da provare conclusioni al volo da distanze proibitive. Grande protagonista nel finale di primo tempo all’arrembaggio della Roma, manda in porta Maicon nella ripresa. Non sempre continuo nell’azione, ma è un peccato veniale.

Mattia DESTRO 5 – Non ci siamo. Mattia è ancora imballato, rallenta spesso la manovra e perde sempre un tempo di giocata. Chiuso nella morsa di Rugani e Tonelli e lontano dalle luci della ribalta.

Adem LJAJIC 4,5 –Spento, svuotato, indisponente. Non salta mai l’uomo e spreca l’ennesima chance concessagli da Rudi Garcia (82’ Gervinho sv)

Allenatore: Rudi Garcia 6 – La sua Roma soffre le pene dell’inferno ma rispetta le consegne e raccoglie l’unica cosa che doveva raccogliere: i tre punti. Cinismo e spietatezza: due caratteristiche imprescindibili per chi nutra sogni tricolori.

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