“Sono sorpresa, dal giorno dell’aggressione non ho ancora ripreso l’attività forense e peraltro non mi occupavo del processo penale ma del civile”. La notizia della nomina a suo difensore da parte del killer dei Casalesi Giuseppe Setola stupisce non poco Lucia Annibali, l’avvocatessa del foro di Pesaro sfregiata con l’acido da due sicari su mandato del suo ex Luca Varani, e la raggiunge a Urbino, dove vive la famiglia, proprio alla vigilia del suo compleanno. “Una guasconata – commenta il suo legale, l’avv. Francesco Coli -. Lucia ha ricevuto la nomina a luglio ma ha subito rinunciato al mandato, facendo sapere che i suoi problemi di salute non le consentivano di assumere alcuna difesa”. E il calvario di Lucia non è ancora finito: a giorni la aspetta il dodicesimo intervento per la ricostruzione del viso devastato dall’acido. Nel frattempo, ha girato in lungo e in largo l’Italia per presentare il suo libro “Io ci sono”, scritto a quattro mani con la giornalista del Corriere della Sera Giusi Fasano. Varani, che in carcere ha tentato anche il suicidio, è stato condannato con rito abbreviato a 20 anni di reclusione per tentato omicidio e stalking; a 14 anni di carcere, invece, i due albanesi, Altistin Precetaj e Rubin Talaban, autori materiali dell’aggressione.

 

 

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