Il “caso” dell’isola ecologica di Gricignano d’Aversa finisce sul tavolo del procuratore capo del Tribunale Napoli Nord. L’iniziativa giudiziaria è partita dall’attivissimo consigliere comunale di opposizione Gianluca Di Luise, che ha presentato una dettagliata denuncia, corredata da foto (a sinistra e in basso), ai carabinieri della locale stazione. Ricostruendo puntualmente la vicenda e con carte alla mano, l’esponente della minoranza ha ripercorso le tappe dei provvedimenti assunti dall’amministrazione comunale a partire dal dicembre 2012 fino allo scorso 27 settembre, quando lo stesso Di Luise si è recato di persona sul sito in via Boscariello che ospita l’isola ecologica. Come già detto, tutto nasce due anni fa, quando il sindaco Andrea Moretti emette un’ordinanza per consentire tra l’altro il conferimento di rifiuti presso l’isola ecologica. Pochi giorni dopo (a fine gennaio del 2013) in consiglio comunale viene approvato il regolamento dell’isola ecologica. Lo scorso agosto Di Luise presenta un’interrogazione indirizzata al sindaco, al presidente del consiglio comunale, al delegato all’Ambiente e al responsabile dell’area tecnica per denunciare lo stato di degrado e di scarsa manutenzione dell’area. Il candidato sindaco di “Gricignano in Movimento” chiede all’amministrazione di intervenire per tutelare l’incolumità dei cittadini e di conoscere a che titolo la società Senesi Spa fa uso dell’isola ecologica come rimessaggio dei propri camion per la raccolta dei rifiuti. Il patatrac scoppia nel consiglio comunale dello scorso 26 settembre. Tra i vari punti all’ordine del giorno c’è anche la risposta alla interrogazione di Di Luise. Nella denuncia alla Procura il consigliere di opposizione mette a verbale che il sindaco ha dichiarato che l’isola ecologica non era ancora funzionante, nonostante avesse emesso un’ordinanza di apertura della stessa e che tale ritardo derivava da problemi legati alla energizzazione dell’area. Sempre in assise, Moretti ha affermato, sottolinea Di Luise, che a seguito della richiesta da parte degli operai della Senesi Spa aveva dato il proprio assenso, senza alcun titolo giuridico esistente. Il primo cittadino avrebbe detto che l’utilizzo della stessa come rimessaggio temporaneo dei camion per la raccolta dei rifiuti sarebbe stato concesso esclusivamente a titolo di cortesia. Durante la seduta consiliare Moretti ha dichiarato, come denuncia il candidato sindaco di “Gricignano in Movimento”, che non si tratterebbe di un’isola ecologica ma di un centro di raccolta non funzionante dove non sono presenti rifiuti, sottolineando che chi avesse eventualmente portato i rifiuti ha ne risponderà personalmente. Infatti Moretti si è impegnato a denunciare la Senesi Spa.
Ma le motivazioni addotte dal sindaco non hanno per nulla convinto Di Luise, che lo scorso 27 settembre si è recato sul posto e ha costatato che sono stati scaricati ulteriori rifiuti derivanti dalla raccolta svolta a seguito della manifestazione promossa dal movimento ecologista europeo Fareambiente, con la partecipazione del’onnipresente e onnisciente vicesindaco Andrea Aquilante e del neo assessore allo Sport. Alla luce delle sue accurate verifiche degli atti amministrativi e dello stato di degrado dell’area, Di Luise ha denunciato il grave rischio ambientale, causato dalla fuoriuscita di percolato dai camion in sosta, in quanto l’area è totalmente sprovvista di un sistema di raccolta di tale sostanza come prescrive la legge. E non solo. Secondo il consigliere di minoranza sussiste anche il rischio di danni al personale che ha accesso all’area, in quanto la stessa non è predisposta ad ospitare un parcheggio e per di più è del tutto sprovvista di sistemi di sicurezza per gli operai. Avendo appreso del tentativo del sindaco di correre ai ripari, Di Luise ha segnalato ai magistrati di non escludere che solo dopo la sua interrogazione in consiglio comunale Moretti abbia emanato un atto per salvare il salvabile. Per queste ragioni l’esponente dell’opposizione chiede alla Procura di verificare se nella condotta degli amministratori si configurino i reati di abuso d’ufficio e di omissione, o altre eventuali violazioni di legge. Di Luise ha inoltre presentato un esposto alla Corte dei Conti di Napoli.
Mario De Michele