“In febbraio ho presentato un ordine del giorno accolto dal Governo in cui si chiedeva di procedere a indagini geo-chimiche e tossicologiche sul suolo in Campania e in particolare nella Terra dei fuochi, al fine di determinare la qualità dei suoli agricoli e delle acque d’irrigazione. Oggi il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha risposto alle domande sullo stato delle indagini e sul rapporto fra inquinamento e patologie, con un intervento articolato in cui ha illustrato metodologie e criteri per fornire dati scientifici. Il Ministero, dopo aver caratterizzato le aree secondo classi di rischio e individuato i 57 comuni (provincia di Napoli e Caserta) su cui prioritariamente indagare, sta acquisendo i risultati delle analisi. Sono 51 i siti classificati di rischio elevato. In seguito a questa indagine, si stilerà un elenco definitivo dei terreni non destinabili alla produzione agroalimentare. Ovviamente gli studi sono un work in progress. Esprimo consenso in merito al lavoro iniziato che comunque richiederà tempi non brevi. Nel frattempo non dobbiamo assolutamente far calare l’attenzione su un tema così complesso e avvertito per una vasta fascia di popolazione”. Lo scrive in una nota il senatore Lucio Romano, presidente del Gruppo Per l’Italia, promotore e relatore in Commissione Igiene e Sanità dell’Indagine conoscitiva sul rapporto tra inquinamento ambientale, tumori, malformazioni feto-neonatali ed epigenetica in Campania e in Puglia.


 

 

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