Il timone del Comune di Napoli, dopo la sospensione del sindaco eletto Luigi de Magistris, passa nelle mani del vice, Tommaso Sodano, ex senatore di Rifondazione comunista. In teoria, vince la linea della continuità: “Lavoreremo insieme, a stretto contatto, ci consulteremo su tutto”, dice il reggente. Nei fatti, la transizione potrebbe essere resa difficile dai numeri: fuori gioco il sindaco, la maggioranza conta, sulla carta, 24 voti su 48, non sufficienti a garantire l’approvazione dei provvedimenti. Potranno esserci sostegni esterni su singoli atti, come è avvenuto in passato, ma si dovrà fare i conti con assenze, mal di pancia e imprevisti vari. E numeri a parte, lo schieramento resta comunque in bilico anche per le ripercussioni politiche del ciclone che ha messo fuori gioco de Magistris. Ad esempio non piace a molti il fatto che il ‘non eletto’ Sodano – chiamato in Giunta da esterno – possa dover reggere, oltre il Comune, anche la nascente Città metropolitana, durante la sospensione di de Magistris. Andrea Cozzolino e Valeria Valente, del Pd, chiedono ai consiglieri comunali di dimettersi per tornare al voto, e annunciano una proposta alla prossima direzione del partito campano: niente alleanze alle regionali con le forze che “impediscono a Napoli di avere una amministrazione vera, e non retta da un facente funzioni”. I consiglieri di maggioranza si riuniscono nel pomeriggio con Sodano, e annunciano la volontà di andare avanti. Ma uno dei partiti dello schieramento, Centro democratico, esprime già forti riserve sulla reggenza affidata al vicesindaco. Insomma la navigazione del Comune si annuncia quantomeno complicata, anche se il timore di una mancata rielezione potrebbe spingere diversi consiglieri a mantenere lo status quo accantonando le polemiche di bandiera. Sodano, politico di lungo corso, non entra nelle questioni dei numeri e, nelle prime dichiarazioni da reggente, preferisce puntare sulle cose da fare: le sue priorità, annuncia, saranno le stesse dell’agenda de Magistris, ossia la questione Bagnoli e l’apertura dei “tanti cantieri” in programma. Il presidente della Regione, Stefano Caldoro, lo ha incontrato oggi e assicura la stessa collaborazione istituzionale avuta con de Magistris: “Per me contano la serietà e l’impegno nell’affrontare i problemi. La necessità è dare risposte ai cittadini napoletani”.