«La legalità non è uno slogan, ma un modo di agire. Come gruppo riteniamo che i beni confiscati alla camorra debbano essere effettivamente messi a disposizione dei sanciprianesi. Per farlo, però, è indispensabile che, il Comune, conosca quanti e quali sono e, soprattutto, quali sono le loro condizioni. Da qui l’idea di realizzare un vero e proprio inventario che ci consenta di avere un quadro chiaro della situazione». Illustra così Vincenzo Caterino, candidato sindaco della lista San Cipriano che vorrei, uno dei primi progetti che metterà in campo una volta eletto. «I beni confiscati alla camorra devono essere fruibili per la cittadinanza e devono diventare o contenitori per nuovi e più moderni servizi – ha spiegato il candidato sindaco – o abitazioni popolari, vista la carenza che abbiamo sul territorio. Ovviamente, per fare in modo che si possa mettere in campo il nostro progetto, dobbiamo conoscere in maniera minuziosa le condizioni dei singoli beni, in modo da poter avere un’idea di che tipo di investimento è necessario per andare a reperire le risorse e provvedere alla trasformazione delle strutture, molte delle quali, oggi, versano in uno stato di annandono. Senza questa operazione, oggi risulta difficile pensare che possedimenti che un tempo erano della camorra possano diventare patrimonio della città».


 

 

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