«Caldoro ha ragione, l’allegato alla finanziaria non contiene un condono, piuttosto un colossale imbroglio elettoralistico, un pasticcio giuridico che prende in giro i cittadini e innesca solo confusione, legittimando anche procedure di nuova cementificazione destinate a rimanere comunque insanabili, a restare nell’alveo dell’abusivismo, a fronte della sostanziale illegittimità dell’atto approvato» lo afferma il consigliere regionale del PD Antonio Amato «La verità è che quell’atto è l’ennesimo granello del deserto di politiche per il diritto alla casa che questo centro-destra ha prodotto. Insieme al furto dell’acqua, inserito in quello stesso calderone raffazzonato di norme, è il frutto di una visione politica allergica alla legalità e incapace di strutturare politiche di valorizzazione dell’ambiente e del territorio in un’ottica di bene comune. In ogni caso» conclude Amato «questa regione ormai detiene il record nazionale per sentenze della Corte Costituzionale che bocciano suoi atti legislativi. Prima di assumere propositi belligeranti verso il governo, sarebbe consigliabile che Caldoro e la sua maggioranza si impegnassero un po’ di più a scrivere correttamente le leggi che propongono ed approvano».

 

 

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