CASERTA – Ripresa dello sciopero delle prestazioni straordinarie che prevede la chiusura degli sportelli inderogabilmente alle ore 13.30 per il turno antimeridiano e 18.30 per il turno pomeridiano, proclamato dalle OO .SS. SLP-CISL UIL-POST CONFSAL-Com UGL-Com per il periodo 01 dicembre 2011 al 30 dicembre 2011 ad eccezione del giorno 16 dicembre coincidente con la data di scadenze dell’ICI.
La mancata assunzione di personale nonostante le uscite dei pensionandi, la mancata conversione dei rapporti di lavoro di personale da Part Time a Full Time, le gravi disfunzioni nel settore recapito dovute a progetti di rilancio mai realizzati con serietà dall’Azienda, l’insufficienza e la precarietà degli sportelli presenti negli uffici che generano code asfissianti, nonché la riduzione del pagamento del salario legato alla produzione dell’anno 2010 nonostante l’Azienda avesse raggiunto ricavi stratosferici che hanno premiato i pochi “eletti” (la solita casta) con somme da capogiro, hanno costretto le OO.SS ad aprire un conflitto di lavoro già nel mese di ottobre scorso con proroga della controversia anche nel corrente mese con l’astensione del personale dalle prestazioni straordinarie . Un atteggiamento ancora più grave si sta ripetendo in questi giorni . L’Azienda fingendo di ignorare il conflitto, danneggia oltremodo la clientela (specialmente la fascia più debole come i pensionati) non dando comunicazioni ufficiali dello sciopero, che, invece, consentirebbe di evitare estenuanti file agli ignari, perché improvvisamente, a fine turno , il personale chiude gli sportelli per l’adesione allo sciopero. L’immagine e la beffa ai pensionati che ne consegue è veramente scandalosa!!! Tutto ciò mentre Poste richiede ai lavoratori maggiori sacrifici e più produzione a causa del momento critico contingente, dove tutti dovrebbero abbassare i toni e pianificare strategie. Insomma, Poste Italiane riconferma l’arrogante atteggiamento antisindacale che le OO.SS. denunceranno alle Autorità Giudiziarie per ripristinare lo stato di diritto. E intanto proseguono nella lotta a difesa e tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini.