Si chiama “Casa della Gioia” il centro diurno Caritas che sarà inaugurato a Succivo domenica 12 ottobre. Ad annunciarlo Don Crescenzo Abbate, parroco della Parrocchia della Trasfigurazione dal 2001. L’appuntamento è domenica alle ore 16, nella Parrocchia in Piazza IV Novembre, da dove partirà una processione eucaristica che giungerà fino alla sede della Casa della Gioia, ubicata nei locali attigui alle scuole elementari e medie di Succivo. Lì, il vescovo Monsignor Angelo Spinillo, benedirà la nuova sede del centro diurno dove è stata realizzata anche una piccola cappella. Il nome della struttura trae ispirazione dalla frase pronunciata da Elisabetta quando la Madonna le fece visita nella casa di Zaccaria: “appena mi hai salutata il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo”. Il logo scelto è proprio l’abbraccio tra Maria ed Elisabetta e tutto all’interno della struttura è ispirato alla gioia. “In 13 anni da parroco con la grazia di Dio e il fervore di tanti fedeli – dichiara il parroco Don Crescenzo – abbiamo lavorato per il restauro del Tempio Parrocchiale e del tempio spirituale e oggi la nostra Parrocchia ha un teatro, un oratorio e diverse sale per incontri e laboratori. E in tutti questi anni sono state tantissime le iniziative che quotidianamente abbiamo realizzato: il doposcuola ai bambini delle elementari, l’assistenza materiale alle famiglie bisognose, l’ambulatorio medico per gli immigrati, il centro d’ascolto e tante altre iniziative destinate a bambini e ragazzi del nostro territorio. Ma – continua – da diversi il mio obiettivo era realizzare una mensa destinate alle tante famiglie disagiate alle quali mancano le cose essenziali. Per questo feci richiesta al Comune per avere in comodato d’uso i locali comunali attigui alle scuole. E 4 anni fa mi furono concessi con delibera comunale per 10 anni. Abbiamo iniziato i lavori di realizzazione di Casa della Gioia tra mille difficoltà economiche, burocratiche e politiche ma siamo andati avanti e oggi questo sogno è diventato realtà. Aspettiamo domenica pomeriggio – conclude – tutti coloro che vogliono condividere con noi questo importante momento”.

 

 

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